Don Giovanni, “amante” di tutti i motoryacht.

di Redazione Commenta

Ci sono barche  che io amo particolarmente, soprattutto quanto sono “gusci” che hanno un glorioso passato o possono vantare una storia particolare che mi riporta alla mente avventure di mare o di tradizione marinaresca. Sarà forse una questione affettiva o sentimentale, ma certo è che queste barche possono essere considerate dei veri gioielli naviganti.

In particolare negli ultimi tempi mi sono interessato di restauri di scafi commerciali i quali, con ottimi lavori di refittig, sono stati ricondizionati e ricreati per stupire i nuovi e futuri armatori che si potranno vantare di possedere uno yacht di lusso con l’anima.

In questo post voglio raccontare la storia di un vecchio rimorchiatore come il Don Giovanni di proprietà della ETA srl, ditta specializzata in questo settore, il quale dopo un lungo periodo passato in cantiere è ritornato a solcare i mari di tutto il Mediterraneo.

Varato nel 1964 a Kobe in Giappone, il Don Giovanni ha navigato per anni tra Singapore e Abidjan per il trasporto dei materiali necessari alla costruzione del porto della capitale della Costa d’Avorio. Successivamente, il Don Giovanni è stato registrato sotto la bandiera inglese ed ha lavorato nei mari del Nord Europa e nel Mediterraneo.

Negli anni che vanno tra il 1980 e il 1994, anno del suo definitivo disarmo, il Don Giovanni ha operato numerosi e rimorchi, nonché molti interventi di salvataggio in alto mare per soccorrere navi e imbarcazioni da diporto in difficoltà.

Nel 2000 il Don Giovanni fu acquistato dalla ETA per poterlo restaurare e trasformare in yacht di lusso, eseguite in due fasi differenti. Preliminarmente sono stati effettuarti n numerosi controlli e verifiche sui motori e gli apparati di governo provvedendo allo stesso tempo al ricondizionamento o sostituzione di tutto ciò che non era più possibile recuperare.

Una volta terminata la prima fase e superati tutte le rigorose verifiche degli ispettori del R.I.Na, per poter ottenere la nuova licenza di navigazione e l’iscrizione nel registro della navale della imbarcazioni da diporto, l’ex  rimorchiatore è stato oggetto dei lavori interni per ridisegnare il layout.

Tutti gli interni, gli esterni, i bagni, i soffitti, i pavimenti e le scale sono stati tutti realizzati in teak lucido e satinato. I divani sono stati realizzati in pelle, mentre per i rivestimenti così come i complementi d’arredo sono state utilizzate stoffe preziose. Oltre a questo lavoro di rifacimento il Don Giovanni è stato impreziosito da alcuni elementi di antiquariato nautico quali: la poltrona e dall’orologio di plancia già presenti sull’USS Springfield, un incrociatore americano della seconda guerra mondiale. Basta dare uno sguardo alle foto per capire la qualità dei lavori e la bellezza di questa nuovo yacht.

Nonostante il Don Giovanni venga utilizzato come yacht da crociera, il mantenimento in funzione delle sue attrezzature e caratteristiche uniche di rimorchiatore, gli hanno permesso , nell’agosto del 2002, nelle acque di Porto Cervo di salvare il famoso Yawl “Moonbeam”, dimostrando, ancora una volta, la validità del progetto e le qualità nautiche di questo “amante” di tutti i motoryacht.

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