Elan e310 1

Il nuovo dieci metri di casa Elan si presenta con una veste particolare quasi simile a quella di un Open 60 o un VOR 70, grazie ad accorgimenti tecnici quali: la carena a spigolo, la deriva a T, le doppie pale per la timoneria e la poppa completamente aperta.

Il progettista Rob Humphreys, autore di tutti gli Elan dagli anni novanta in poi, è riuscito nella piccola rivoluzione di realizzare un piccolo, grande 31 piedi dalle caratteristiche uniche ed impensabili se paragonate al suo predecessore. Questo scafo, a parità di superficie velica, è molto più leggero, quasi mille chili di meno, un maggiore rapporto zavorra allungamento che sposta il limite di stabilità positiva a 135° di sbandamento. 

La tecnica costruttiva prevede la stratificazione a sandwich, tramite un processo d’infusione controllata elettronicamente, con pelli di vetroresina ed anima di  PVC per l’opera morta, mentre sotto la linea di galleggiamento si utilizza un laminato pieno.

Le zone di rinforzo strutturale sono realizzate in parte con l’uso di un controstampo ed in parte mediante fazzolettatura di fibre e resine, nei punti di maggiore sforzo – attacco lande, scassa albero, attacco pinna deriva – , mentre la coperta, anch’essa in sandwich, è incollata allo scafo con adesivi sigillanti pleuxs. Inoltre,nelle zone di maggiore pressione sulla coperta come bitte e attacco strallo, vi sono dei rinforzi in vetroresina per garantire una maggiore robustezza della barca. 

La coperta è ben studiata ed organizzata, con una tuga bassa e rifilata verso prua, mentre tutte le manovre correnti sono rinviate in pozzetto. Il trasto della randa è collocato in prossimità della barra del timone, quasi a volerci ricordare che questa è una barca con lo spirito da regata. Molto comodi i punta piedi in inox che evitano scivolate al timoniere durante le andature di bolina.

L’armo è a 9/10 con albero passante Salden “performance” a due ordini di crocette acquartierate, con genova a poca sovrapposizione a solo 112 %. Di serie nel pacchetto rancig è previsto un bompresso in carbonio estendibile da 70 cm – opzionale da 120 – che consente di murare un poderoso Gennaker da 86 mq.

Gli interni, volutamente minimalisti visto l’impostazione corsaiola, sono di colore chiaro ed il lay-out prevede uno schema classico con due cabine doppie ed una dinette trasformabile. Le rifiniture degli arredi sono in rovere sbiancato così da rendere più luminosi gli interni.

A vela la barca provoca emozioni forti, quasi a voler confermare l’dea che ci si fa a prima vista. Con un vento di 10/12 nodi si toccano i 6 nodi di velocità al traverso, mentre se si issa il gennaker lo scafo accelera sino a quasi nove nodi, dando la sensazione di poter aumentare la performance con venti più sostenuti., sino a toccare i 10 nodi. La barca è sempre stabile di rotta e molto reattiva alle variazioni di angolo del vento. Di bolina stringe bene il vento pur mantenendo una buona velocità di quasi 6 nodi.  Una natante perfetto per chi vuole cimentarsi in regate di categoria sia in circuito che d’altura. Con uno scafo così veloce anche l’armatore crocierista  troverà soddisfazione, basta che non pretenda la lavatrice a bordo.

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