Forza propulsiva, scarroccio e sbandamento

di Redazione 1

Come funziona una vela e quali sono i principi che generano la sua propulsione? Per iniziare bisogna ricordare tre nozioni teoriche essenziali: forza di propulsione, scarroccio e sbandamento. La barca a vela si muove grazie al vento che scorre lungo la superficie curva delle vele, in modo molto simile ad un aereo, che è sostenuto dalla portanza generata dalle ali.

Una vela raggiunge la massima efficienza quando forma un angolo piuttosto piccolo con il vento; bisogna quindi regolarla costantemente affinché raggiunga l’angolazione ottimale. Se una vela viene lasciata troppo lasca, essa non produce alcuna spinta propulsiva e si limiterà a fileggiare; se viene lasciata troppo cazzata il flusso d’aria non scorre e la vela “stalla” (“vela in stallo” significa che essa ha perso la sua spinta propulsiva).

Per scoprire l’assetto corretto della propria imbarcazione bisogna lascare la vela fino a quando essa non comincia a fileggiare lungo il bordo di inferitura, per poi cazzarla quel tanto che basta per farla portare.

La forza prodotta da una vela si traduce tutta in propulsione soltanto con l’andatura di poppa (o fil di ruota). Con le altre andature la risultante della portanza delle vele possiede una componente laterale – che si chiama scarroccio – che tenta di spingere la barca di lato. Lo scarroccio sarà più intenso di bolina e diminuirà man mano che ci si avvicina alle andature portanti.

Ciò che contrasta lo scarroccio è la deriva; e per minimizzarne ulteriormente gli effetti bisogna che la barca mantenga una certa velocità. Lo scarroccio influenza ovviamente la rotta; rispetto a quella che decidiamo di impostare, la rotta effettiva sarà sempre sottovento.

Lo sbandamento laterale di una barca a vela è generato dalla distanza verticale tra i punti di applicazione della componente di scarroccio, determinata dalle vele, e di resistenza della chiglia (la deriva, infatti, aumenta la tendenza alla sbandata). Sarà l’equipaggio con il proprio peso a dover controbilanciare la componente di sbandamento.

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