Il giro del mondo in barca a vela è una delle imprese più affascinanti da realizzare ma anche da seguire, soprattutto se poi a bordo delle imbarcazioni si possono scovare capolavori d’ingegneria e tecnologia. Basta dare un’occhiata all’Este40 di Matteo Miceli.
Matteo Miceli è il pluricampione di traversata atlantica in barca a vela ed ha annunciato, meno di due settimane fa, l’intenzione di compiere un nuovo viaggio intorno al mondo, in solitario, senza fare alcuno scalo e senza avere alcuna assistenza.
Miceli partirà da Roma e tornerà nella Capitale con la sua Este40, una barca a vela che è stata costruita e pensata proprio per questa impresa. Un’imbarcazione che rispetta l’ambiente, che è un capolavoro di ingegneria. Da notare il fatto che Eco40 è autonoma in tutto e per tutto sotto il profilo idrico, energetico e alimentare. Porta a spasso l’avventuriero e si porta dietro anche 10 quintali di pannelli solari.
Per far muovere Este40 Matteo Miceli si affiderà esclusivamente alle risorse naturali, al sole, al vento e all’acqua. L’energia sarà accumulata nelle batterie al litio di natura sperimentale che saranno poi usate per l’approvvigionamento di tutta la barca. E per mangiare? Se Miceli non farà scali qualcosa avrà dovuto inventarsi, infatti l’Este40 è dotata anche di orto biologico e di uno spazio in cui saranno accolte ben due galline. Miceli ha deciso di sfruttare l’orto, le galline e la pesca per mangiare. Da bere, invece, soltanto acqua potabile ottenuta dalla desalinizzazione dell’acqua marina.
L’obiettivo del viaggio non è soltanto dimostrare che l’ingegneria navale può ispirarsi ai principi dell’ecologia, ma dimostrare che si può vivere in armonia con la natura e con il mare. Varie associazioni scientifiche, l’Università La Sapienza di Roma e lo Yacht Club di Favignana hanno contribuito alla realizzazione della barca.