La 34° Coppa America sarà low cost?

di Redazione Commenta

larry_ellison_oracle_ceo

Dopo la delusione della 33° edizione della Coppa America, sia in termini di competizione vera e propria che di spettacolo – dati auditel al minimo per questo evento – i nuovi boss della coppa delle Cento Ghinee stanno valutando come rilanciare il circus velico, con nuove formule e nuovi progetti.

Secondo il patron del team BWM Oracle, Larry Ellison detentore del trofeo, la prossima edizione della sfida deve prevedere un budget ridotto di soli 4 milioni di euro, così da far prevalere l’equipaggio migliore e non la barca tecnologicamente più avanzata. Inoltre per attirare il pubblico, soprattutto quello più giovane, i multiscafi dovrebbero sostituire i monoscafi meno spettacolari secondo l’ Ellison pensiero.
Le opinioni del Defender della coppa hanno innescato una serie di dibattiti ed opinioni contrastanti nel mondo della vela mondiale e anche in quella italiana. Se poi si considera che l’Italia conta parecchio nelle decisioni sulla prossima Coppa America, visto che Mascalzone Latino di Vincenzo Onorato è il “Challenge of Record”, ovvero il capo delle barche sfidanti, con cui si dovrà accordare  Ellison, per delineare le nuove regole da seguire per partecipare alla più antica, famosa, affascinate regata della vela al mondo.

Personalmente non credo che imporre un budget già prefissato possa comunque aumentare la spettacolarità della competizione e delle regate stesse. Sicuramente è certo che ci devono esser dei limiti di spesa dato che altrimenti , come è accaduto nell’ultima edizione,  vince solo chi spende di più e lo spettacolo è del tutto inesistente, con conseguente ritorno negativo d’immagine per gli sponsor milionari.

Se poi siano più spettacolari le regate con i multiscafi che con i monoscafi, questo è da vedere, dato che nella vela le emozioni si hanno quando tutti gli equipaggi possono disporre più o meno degli stessi mezzi e non se uno è nettamente superiore. Un match race corso coi multiscafi non so se veramente sia più bello e divertente di uno con i mono, dato che, ad esempio, nelle fasi di partenza c’è meno tensione e tattica visto le oggettive difficoltà dei multi nelle continue virate e contro virate per marcarsi.

Se poi consideriamo che la coppa è da sempre, a parte le edizioni meno seguite della storia, lo spirito della sfida pura, se si dovesse correre con dei multiscafi tutti uguali dove sarebbe il divertimento?

Tutti i più famosi esperti  della vela mondiale hanno sempre considerato la Coppa America come la massima espressione della tecnologia dove si studiavano appositamente nuovi particolari con grande beneficio per lo sviluppo tecnologico anche se gli investimenti erano stratosferici.

Ora ridurre la coppa ad una regata quasi normale con budget limitati non so se sarebbe un vantaggio dato che di regate ve ne sono moltissime e questa manifestazione da sempre è stata considerata un’altra cosa, dove correvano le barche più tecnologiche al pari della Formula 1 per le auto.

Francamente non vedrei di buon occhio una Coppa America dove il primo obbiettivo è quello di diventare una competizione Low Cost, dato che il vero fascino sta proprio nell’essanza stessa della competizione: unica, inimitabile e differente da ogni altra regata velica.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>