Qualche giorno fa è arrivata una brutta notizia per la vela italiana: i tentativi di trovare sponsor per mettere Giovanni Soldini nelle condizioni di partecipare alla Volvo Ocean Race, sono ufficialmente naufragati.
Carlo Croce, presidente della Federazione Italiana Vela e dello Yacht Club Italiano, si era occupato personalmente della faccenda, annunciando nel 2009, la nascita del consorzio Italia 70, la sfida italiana alla vela oceanica, ma sembra che l’interesse degli sponsor verso i grandi eventi velici sia del tutto scemato.
Giovanni Soldini, infatti, avrebbe dovuto partecipare quest’anno alla Volvo Ocean Race, a bordo di Italia 70, ex Ericsson 3, acquistata personalmente da John Elkan. Si attendevano però i fondi per formare la squadra e partecipare alla gara. Si era parlato di un budget tra i 10 e i 18 milioni di euro, che non è mai arrivato.
Personalmente, sono indignata e mi chiedo come sia possibile che non siano riusciti a trovare i fondi per una Volvo Ocean Race, con una barca già pronta a issare le vele, e uno stuolo di persone disposte a partecipare quasi gratis.
Intanto, si vocifera del possibile ritiro di Vincenzo Onorato dalla Coppa America, motivo? sempre la mancanza di fondi. Addirittura si parla dell’eventuale esclusione della vela dai Giochi Olimpici. Viene naturale, a questo punto, chiedersi come mai, perché la vela costa? A mio parere, no, semmai il problema è la chiusura del circuito e forse, la mancanza di vocazione.
Per quanto riguarda Italia 70, su cui al tempo dell’acquisto di Elkan ci aveva messo gli occhi anche Torben Grael, tuttavia, si parla di una sua possibile partecipazione ad alcune regate d’altura. Magra consolazione, penserete, ma questa è l’Italia. Si può solo sperare che farla navigare sia un modo per prepararsi alla prossima campagna VOR e risvegliare l’interesse degli sponsor verso uno sport tra i più affascinanti e a contatto con la natura.
LauMar 5 Marzo 2011 il 19:33
Cara Tiziana in relatà il budget era molto meno, avendo io stesso incontrato Soldini, mi disse che gli sarebbero bastati anche 7/8 milioni di euro. Una cifra alta se sipensa in generale ma quasi irrisoria per sponsor che investono centinaia di milioni in inutili campagna pubblicitarie spesso scadenti. Ovviamente quasi tutto il budget sarebbe andato per risistemare la barca che avrebbe dovuto essere rinnovata in toto per essere competitivi…rimane l’amarezza per un’opportunità svanita.