Magazzù MX-13, il gommone di lusso

di Redazione 7

Magazzù MX-13 è un gommone di lusso dal design sportivo varato dai Cantieri Magazzù.

l’azienda palermitana è famosa per i suoi battelli pneumatici, in grado di combinare eleganza e potenza con un alto standard qualitativo. L’MX-13, infatti, è un maxi-rib estremamente confortevole sia sopra che sottocoperta, nonostante il suo look sportivo.

Il battello, costruito con materiali d’avanguardia quali resina epossidica, kevlar e carbonio, esibisce un profilo slanciato dalle forme affusolate, con un ponte dotato di grande aree prendisole in alcantara lavabile sia a prua che a poppa, quest’ultima dotata anche di un’ampia spiaggetta poppiera.

il ponte di prua, invece, compresi i passavanti ai lati della tuga, sono stati sopraelevati sino al bordo superiore delle camere d’aria, rendendo il passaggio meno sicuro e potenzialmente insidioso.

Di notevole impatto visivo è la consolle di pilotaggio, ben protetta dall’hard top fumè realizzato in materiale composito in grado di riparare dal vento, ma anche dai raggi ultravioletti. Il vero punto di forza dell’MX-13 è senza dubbio la carena a V profonda, dotata di 2 step che riducono la resistenza all’acqua, migliorando le prestazioni e la tenuta in mare.

La coperta in teak è estremamente vivibile grazie all’ottimizzazione degli spazi ed è dotata di due comodi tavoli e di una panca. La postazione di governo presenta un sedile di pilotaggio per due e una spalliera ribaltabile per la guida in piedi. Sotto alla seduta si trovano il lavello e una piastra in vetroceramica, mentre a poppavia c’è il frigo a cassetto da 105 litri. La plancia di comando accoglie tutta la strumentazione dei motori e delle trasmissioni, compreso il plotter cartografico che si presenta di grandi dimensioni.

Sottocoperta colpiscono gli ampi volumi, la profondità della carena, infatti, ha permesso di sfruttare lo spazio in maniera molto funzionale, vi sono 4 posti letto, due nella master suite e due nella dinette trasformabile, mentre il bagno è separato ed è dotato di wc elettrico, lavello e doccia.

Il gommone raggiunge una velocità massima di 46 nodi ed è disponibile sia nella versione fuoribordo che nella versione entrobordo, in quest’ultimo caso la scelta può spaziare tra sette diverse motorizzazioni, a benzina o a gasolio.

Commenti (7)

  1. Ciao, sono un neofita di nautica ed appasionato di gommoni, ma non ho ben capito cosa sono gli steep e per quale motivo diminuiscono la resistenza all’acqua.

    Grazie

    1. Ciao Antonio,

      Grazie per il commento. Gli “step”, anche detti “gradini” in italiano o “redan” in francese sono gli spigoli trasversali di una carena planante. C’è da premettere che tutte le carene plananti si basano sulle forme a spigolo. Inoltre, su una carena planante si trovano anche spigoli longitudinali, i cosiddetti “paraspruzzi”.

      Gli spigoli hanno una grande importanza, perché uno scafo con il fondo completamente piatto, è vero sì che plana, ma presenta una serie di inconvenienti: è debole dal punto di vista strutturale e produce molti schizzi, è duro in condizioni di mare formato e non permette di mantenere la rotta. Invece, una carena a V (con la carena abbastanza stretta) garantisce una migliore tenuta di mare e l’impatto verticale sull’onda risulta più morbido.

      In genere le carene multistep sono usate su gommoni ad alte prestazioni e sono fatte per correre, infatti, hanno il vantaggio di mantenere constante l’assetto, soprattutto quando il mare è calmo, anche se nel momento in cui la superficie del mare s’increspa l’assetto costante da pregio si trasforma in difetto perché fa sbattere la prua sull’onda a tutto svantaggio della navigazione che diventa poco sicura e non molto confortevole. Questo fenomeno interessa soprattutto i grossi scafi, mentre nelle barche più piccole è piuttosto ridotto.

      Un ulteriore punto a sfavore di questo genere di carena, inoltre, è sicuramente l’elevata richiesta di potenza per entrare in planata e superare l’onda generata dalla prua, senza contare il rischio legato alla perdita di stabilità laterale dovuta al rollio. Anche la stabilità da fermo non è molto elevata.

      Spero di esserti stata d’aiuto, se hai qualche altro dubbio, non esitare a domandare.

      Un saluto e continua a seguirci.

  2. “di 2 step che riducono la resistenza all’acqua” ?????

    Più correttamente: con gli steep si diminuisce la resistenza d’attrito sull’acqua di uno scafo planante!!!!! Gli step servono per questo secondo il concetto di resistenza idrodinamica. Una carena planante deve soddisfare la relazione Vr= V/VLg , inotre per ogni carena planante esiste un angolo di assetto ottimale al quale corrisponde una resistenza minima al fluido in cui essa si muove. Resistenza, reazione idrodinamica e portanza….sono concetti fondamentali da conoscere. La carena a V deve necessariamente avere un angolo o spigolo variaible verso poppa altrimenti non planerebbe mai e per questo che si usanoi gli steep trasversali, così si favoriscono la planata anche con poca potenza di spinta.

    1. Ciao Simo,

      dici bene, gli step, da non confondere con gli steep, altrimenti portiamo Antonio fuori rotta… servono proprio a questo, a ridurre la resistenza d’attrito sull’acqua e a rendere l’imbarcazione molto veloce e questo è sicuramente un pregio, ciò non toglie che possa avere una serie di svantaggi di cui ho già parlato. Di un’imbarcazione si devono sempre considerare tutti gli aspetti, compresi i difetti.
      Un saluto e a presto.

  3. Trovo esatta la descrizione delle caratteristiche delle carene multi-step ma assolutamente errata la descrizione dei difetti. Le carene con step (o redan) generalmente planano prima proprio grazie all’incidenza delle superfici di carena, non vedo inoltre il nesso tra step, stabilita laterale in velocità e da fermo, e onda di prua!

  4. Inoltre i vantaggi degli step si apprezzano soprattutto con mare formato, consentendo di mantenere assetti poco cabrati, e quindi buona tenuta di mare, senza aumentare la superficie bagnata dello scafo. Al più si puo riscontrare, soprattutto con mare di poppa, una certa instabilità direzionale.

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