Marine Villard, la “Donna dell’Albero” di Groupama

di Redazione 1

Nel mondo della vela solo pochi fortunati possono raggiungere una certa fama e notorietà a livello nazionale, mentre a livello mondiale i veri “BIG” di questo sport, si possono contare sulle dita di una mano.

Nonostante vi siano al mondo milioni di velisti praticanti ed altrettanti appassionati l’interesse dei media è sempre ristretto a pochi eventi, quasi sempre concentrati durante lo svolgimento di regate di circuito dove è possibile seguire in diretta le sfide tra le varie barche.  Se poi si guarda i mondo delle regate d’altura beh allora la cosa diventa ancor meno stimolante per i grandi network dell’editoria che preferiscono dedicare solo alcuni servizi lasciando l’informazione alle testate specializzate.

Se poi si guarda oltre la facciata di un team velico, si scopre che oltre agli skipper ed ai componenti della crew navigante che partecipa alle regate, vi è un mondo a se, fatto di tantissime persone che giornalmente lavorano duro per far raggiungere i massimi risultati ai protagonisti principali.

Tra questi personaggi che quasi sempre sono alla base di una vittoria di un team velico non si parla mai e molto spesso si dimentica che grazie al loro lavoro il “Team” può primeggiare.

Tra queste figure vi è quella di Marine Villard, la trentasettenne responsabile dell’ufficio tecnico del team francese Groupama, capitanato da Franck Cammas, uno dei più grandi skipper attualmente in circolazione. Marine si occupa in particolare di seguire la costruzione degli alberi in materiale composito che dovranno poi essere installati  sulle varia barche del Team Groupama.

In questo momento sta lavorando alla realizzazione dell’albero di Groupama 4 iscritto alla prossima Volvo Ocean Race che partirà, dalla cittadina spagnola di Alicante, il prossimo 29 ottobre.

Marine è una donna come tante altre, semplice nella sua femminilità, amante e della vela e del suo lavoro. Anche se non è mai sotto la ribalta dei riflettori, lei certamente non si sente sminuita del suo ruolo anche perché sa bene che grazie alle sue giuste intuizioni ed accorgimenti, può apportare quelle modifiche alla costruzione dell’albero, da cui dipendono la maggior parte dei successi o delle sconfitte degli skipper.

Oltre al lavoro ed alla vela la passione di Marine è il paracadutismo che pratica da oltre dieci anni. Certamente questi sport sono molto diversi tra loro, ma sicuramente  hanno in comune la dimensione e la vicinanza dell’essere umano agli elementi naturali, il mare da una parte e l’aria dall’altra. Navigare e volare, due cose che gli la razza umana, sin dall’era primordiale ha sempre cercato di apprendere e provare.

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