Wake 46, una “rotoda” sul mare

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Nel mercato della nautica mondiale ci sono molti day cruiser di 14 metri, alcuni di cantieri famosi altri meno, ma nessuno è come il Weke 46. Progettata e costruita dalla giovane società Wayachts, fondata solo nel 2008, con sede a Milano e cantieri a Napoli, questa  imbarcazione è frutto dell’inventiva, design e dei nuovi concetti espressi dai neo fondatori e proprietari del cantiere.

Certamente non è da tutti debuttare con un progetto ardito e coraggioso, dalle linee innovative e dal design unico. Tanta spregiudicatezza è stata subito premiata, non appena lo scafo è stato varato. Infatti il Wake 46 si è aggiudicato il Millennium Yacht Design Awards, il prestigioso riconoscimento nel campo della nautica da diporto.

L’idea è nata dalla collaborazione di tre amici: Stefano Brazelli, il fondatore, oggi direttore vendite, Francesco Rolla, architetto, Andrea Bonaria, responsabile della comunicazione. Il progetto tecnico invece è stato realizzato da  Stefano Milanesi, ingegnere e noto progettista in campo nautico.

Come sottolinea lo stesso Brazelli in una recente intervista:

Il Wake 46 è solo il primo di una linea completa di imbarcazioni, che comprenderà anche il Wake 66 e il Wake 76. E’ una barca che unisce alte prestazioni al rispetto per l’ambiente, grazie a motori innovativi. La motorizzazione di serie è costituita da 2 Volvo Penta IPS con eliche Dp traenti (2 x 440/370 hp), che raggiungono una velocità di crociera di 33 nodi e una velocità massima di 36 nodi. Si tratta di motori di piccola cilindrata, che quindi hanno consumi ridotti, occupano meno spazio a bordo, fanno poche vibrazioni, poco rumore, pochi fumi, inquinano meno, ma che garantiscono nel contempo velocità elevate.  Insomma abbiamo pensato anche all’aspetto ambientale.

Secondo gli ideatori del progetto la barca di lusso non deve essere il solo motivo per cui un armatore deve comprarsi una barca. Il gusto del bello, al contrario, non è un concetto solo di estetica, ma soprattutto di etica portatrice di armonia e non di pura ostentazione.

Brazelli in sintesi afferma:

Ho cercato di disegnare una barca seguendo questa filosofia, una barca che dicesse: Guarda il bel paesaggio che hai intorno”

Senza dubbio il Weke 46 rappresenta il nuovo concetto di  “live-around”, che è l’evoluzione concettuale dell’idea di “walk-around” già sperimentato dai designer del mondo della nautica da diporto.  Il Wake 46 è una barca completamente aperta, con la coperta su un solo livello, anziché su più livelli, dove puoi muoverti liberamente senza vincoli. Lo spazio esterno è pensato come diaframma tra l’uomo e il mare, come qualcosa che li unisce idealmente, non che li separa, che dà la possibilità di vivere empaticamente la natura.

Partendo dalla forma più semplice: l’ellisse, il design ha compiuto la sua evoluzione incassando altre ellissi al suo interno.

Così, a cascata, è nato il walk-around, cioè il camminamento laterale, dove il capo di banda da elemento tecnico, funzionale, è stato strasformato in elemento estetico, spaziale, così allargato da diventare una vera e propria seduta tutta attorno al perimetro, che ti permette di godere del panorama circostante. Questo elemento da estetico è diventato funzionale, così da poter eliminare la battagliola che generalmente mal si raccorda con le linee dello scafo.

Da sempre sono scettico con i nuovi progetti dei designer, ma devo ammettere che questa barca è veramente bella e funzionale. Non avendola provata non posso dire come si comporta in acqua, ma sicuramente, le prestazioni dichiarate, potrebbero soddisfare anche il cliente più esigente, sia  in termini di velocità pura, che di conduzione della barca.

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