Yacht Sanlorenzo ed il made in Italy

di Valentina Cervelli Commenta

Gli Yacht Sanlorenzo sono il classico esempio di come il made in Italy possa vendere e farlo anche quando la maggior parte dei cantieri del settore è alle prese con una crisi.  La ragione di un successo controcorrente? Il coraggio di chi si trova alle posizioni di potere.

Ed in particolare di una visione “visionaria” sul lungo periodo. Una figura chiave in tal senso è senza dubbio quella dell’amministratore del cantiere Massimo Perotti che, salito al “potere” nel 2005, non ha mai mancato di portare innovazioni dove possibile ed ha lavorato sul design in modo tale da rendere le imbarcazioni sempre all’avanguardia da qualsiasi punto di vista. Non bisogna dimenticare la sua esperienza in Azimut- Benetti, altamente formativa ed il fatto che sia stato il primo a portare all’interno dei suoi yacht sia la personalizzazione degli arredi  che il made in Italy senza se e senza ma.

Ed i numeri continuano a dare ragione a questa visione, che è importante ripeterlo, è in controtendenza ma continua a portare crescita e guadagni sempre più alti.  Se si vuole offrire un buon prodotto esso deve essere considerabile come tale al 100%, sotto ogni punto di vista. Dare la possibilità alle persone di poter godere di un arredamento personalizzato, di poter richiedere ed ottenere particolari particolarmente curati ha fatto la differenza. E l’impegno è stato ripagato.

Soprattutto quello nell’aprire al mercato estero con maggiore convinzione e nell’ampliare la gamma dei propri modelli. Dare la possibilità di arredare il proprio yacht come una villa? E’ stato il colpo di genio che continua a generale vendite.

 

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