+ 39 Coppa America, la barca del consorzio all’asta

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Tra pochi giorni il sogno degli appassionati di vela di poter veleggiare su di una barca di Coppa America sarà possibile a causa del fallimento del consorzio Clan Des Team Challange. La sezione fallimentare del tribunale di Milano, infatti, a messo in vendita l’ultimo scafo che gareggiò nell’edizione del 2007 a Valencia nella conquista del trofeo Luis Vuitton Cup, sotto le insegne del Team Italiano +39.

La barca con numero velico ITA 85 classe Coppa America viene venduta con base d’asta di 150.000 euro, un prezzo certamente stracciato se considerate che per costruirla ci sono voluti sicuramente alcuni milioni di euro.

Certamente non è una barche che possa essere condotta da chiunque, ne tanto meno è possibile trasformarla in yacht da crociera, pertanto chi la volesse acquistare deve essere conscio che con uno scafo di questo dimensioni e tipologia si potrebbe solo togliere uno sfizio di veleggiare al limite con una barca da regata, ma certamente non potrebbe partecipare a nessuna regata se non quelle aperte a tutti gli scafi.

Più che il costo d’acquisto ciò che spaventa di più i potenziali armatori acquirenti è il mantimento, dato che per il solo ormeggio in un porto dei nostri ci vogliono almeno dai 25/30 mila euro all’anno, senza contare le manutenzioni e le riparazioni degli eventuali dei danni che possono occorrere, nel normale utilizzo,ad uno scafo tanto sofisticato.

In passato alcune scuole veliche avevano acquistato dei vecchi scafi di Coppa America, adibendoli a barche scuola di perfezionamento alla regata o alle classiche organizzazioni di eventi speciali, quali i team building per aziende.

Non so che risultati abbiano avuto tali iniziative, ma visti i costi, troppo elevati per una sola giornata di  attività  velica, molte di queste barche sono state smantellate. Inoltre vi sono scafi simili e di altri consorzi che a quanto mi risulta siano stati letteralmente abbandonati dai proprietari dato che erano prototipi delle barche che poi avrebbero realmente partecipato alle regate e quindi senza neanche una propria storia di sfide e regate speciali.

Il altri casi scafi storici come quello di Azzurra, la prima barca Italiana che partecipò all’edizione della Coppa America nel 1983, sono diventati dei veri e propri monumenti esposti nelle piazze del marina e dei porti, come è accaduto alla barca del mitico Cino Ricci che oggi troneggia nella piazzetta di Porto Cervo, sede dello yacht club della Costa Smeralda.

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