Costa Concordia a rischio di inabissamento

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Costa Concordia inabissamento

Il relitto della Costa Concordia, sull’orlo di una scarpata di profondità variabile tra i 50 e i 90 metri, desta sempre più preoccupazioni. La nave, infatti, come è emerso dai rilevamenti effettuati con laser e prisma topografici, si muove di circa 1,5 centimetri l’ora. Il risultato degli spostamenti potrebbero portare ad un nuovo assestamento, tuttavia, il rischio di inabissamento non è da escludere.

Per non mettere a repentaglio la vita dei sommozzatori al lavoro sul luogo del naufragio, infatti, le ricerche sono state nuovamente sospese. Nel pomeriggio, i soccorritori immergeranno un robot teleguidato che ispezionerà più da vicino la nave Concordia per capire se l’ancoraggio del relitto, per evitare che sprofondi nell’abisso, sia fattibile o meno.

Le condizioni meteo non sembrano promettere nulla di buono, l’allerta mareggiate nel pomeriggio, infatti, rimane piuttosto alta. Oggi ci sarà mare mosso fino alle 13 a cause del libeccio, mentre in serata si teme l’arrivo del maestrale, che potrebbe condizionare pesantemente l’assetto della nave. Senza contare che, un nuovo peggioramento delle condizioni meteo-
marine è previsto tra domenica e lunedì.

La situazione è preoccupante, perché se si verificasse l’inabissamento della Costa Concordia, sarebbe impossibile scongiurare il danno ambientale per l’isola del Giglio e le zone limitrofi, tanto più che il danno esiste già. Diverse sostante, tra cui policlorobifosfati e policlorotrifosfati, molto pericolosi per la salute, si sono sversati in mare, inoltre, è stata accertata la presenza di oli idrodinamici e fluidodinamici.

Nel frattempo, Schettino non smette di stupirci… pare, infatti, come testimoniano 2 isolani del Giglio, che l’ancora sia stata gettata dopo che la Concordia avesse urtato contro la scogliera, dunque a nave ferma e non prima, come invece aveva dichiarato l’ex comandante. Inoltre, in questo ore si sta facendo sempre più strada l’ipotesi che la tragedia non si sia verificata per l’inchino della nave, ma per una dimostrazione di bravura di Schettino. Ora, è tutto nelle mani della scatola nera di bordo.

Photo Credit|Vanity Fair

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