Laser 4000: il giusto passaggio dalla deriva allo skiff

di Redazione 1

 Il Laser 4000 è un ottimo compromesso tra la classica deriva sportiva e gli skiff di livello maggiore come il 49er o il 18 piedi australiano. Ovviamente bisogna fare un tale passaggio pensando anche di avere una certa dimestichezza con la deriva in generale; altrimenti il divertimento tarda ad arrivare e si rischia di rovinare l’attrezzatura della barca inutilmente (conseguenza: una grossa spesa).

Identikit del Laser 4000: è lungo 4 metri e 64 centimetri; lo scafo nudo, in vetroresina, pesa 80 chilogrammi; ha uno specchio di poppa aperto e auto-vuotante; fiocco e randa steccati insieme misurano 14,7 metri quadrati, superficie velica che, con il gennaker, arriva a 31,8 metri quadrati.

Il progettista Phil Morrison lo ha disegnato confacente a tutti i dettami dello skiff in generale; ha un pozzetto basso e funzionale, ha il boma piuttosto alto per agevolare i movimenti dell’equipaggio, ha lo “gnav” (il vang al contrario), ha le terrazze regolabili in base al peso dell’equipaggio e alle regole di classe.

E’ piuttosto semplice da armare e si conduce in maniera “tradizionale”: di bolina il prodiere gestisce la scotta del fiocco e sta al trapezio (e in andature portanti gestirà anche la scotta del gennaker), mentre il timoniere alle cinghie gestisce la scotta di randa.

La maniera “non tradizionale” vale per barche come il 49er o il 29er, in cui la scotta di randa, in bolina, viene tenuta dal prodiere per gestire al meglio lo sbandamento sopravvento e sottovento dello scafo.

Il fatto che soltanto il prodiere esca fuori al trapezio fa si che il Laser 4000 venga definito skiff “asimmetrico”. Un esempio di skiff simmetrico è il 49er o il 29er XX, in cui entrambi i membri dell’equipaggio escono fuori al trapezio.

La classe dei Laser 4000 ebbe un ottimo successo un po’ di anni fa. E’ una barca che riesce ad affrontare anche un vento piuttosto sostenuto (20 Knts e oltre). Tuttavia, negli ultimi tempi, c’è stato un calo di presenze nelle regate di zona e nei circuiti nazionali ed europei. E’ un peccato perché come barca è estremamente valida oltre che divertente. E parlo di un divertimento senza troppe pretese agonistiche.

Le due flotte ad oggi più numerose si trovano in Inghilterra e in Italia. Nel nostro paese la maggior concentrazione di Laser 4000 si trova nell’alto Lario; lo zonale di quest’anno ha registrato la presenza di 17 barche.

L’Associazione italiana della classe Laser 4000 sta cercando di rilanciare il monotipo. Molti dei membri sono disponibili a spiegare e a far fare un giro di prova a chi potrebbe essere interessato all’acquisto e/o a partecipare alle regate. Maggiori informazioni si possono reperire sul sito o direttamente commentando questo post, fateci sapere cosa ne pensate!

Articoli correlati

Lo Skiff: velocità e adrenalina 

 

 

 

Commenti (1)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>