Speed Dream, il sogno della velocità secondo Murnikov

Speed dream

 

Sembra che la vela negli ultimi anni abbia raggiunto un livello di competitività che mai prima si sarebbe pensato. I francesi con i loro multiscafi hanno certamente conquistato un primato tecnologico tale da sovrastare ogni altro paese.

Lo dimostra il fatto che il record di percorrenza sulle 24 ore appartiene allo skipper Franck Cammas così come il record sul giro del mondo o quello di traversata Atlantica, che è stato raggiunto dall’amico rivale Pascal Bidégorry, che con suo Banque Populaire V ha impiegato poco più di tre giorni per compiere l’impresa velica.

Tavolo da carteggio, questo sconosciuto.

Carteggio
Con l’avvento massiccio dell’elettronica di bordo e dei GPS satellitari, sembra che il tavolo da carteggio sia diventato un pezzo inutile dell’arredamento di una barca da diporto. Praticamente del tutto “estinto” negli arredi delle imbarcazioni a motore, quasi a voler significare che la potenza e la velocità di una barca, con la rotta e la navigazione non c’entrano nulla.

Certo se si è impegnati a sfrecciare a 40 nodi sulle onde, risulterà assai difficile anche tracciare una rotta o fare un punto nautico; se poi di fronte alla timoneria c’è uno schermo multicolore da 15 pollici del GPS, chi ce lo fa fare di stare chinati sulla mappa, con matita, riga e squadretta?

Bavaria 28 sport, grinta da vendere

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Quando si lavora nel settore della nautica da diporto si crede di aver provato di tutto e quindi è assai difficile farsi entusiasmare per una barca, ma quando ciò accade le sorprese sono sempre molto ben accette.

Il nuovo Bavaria Sport 28 certamente è una barca che può vantare caratteristiche uniche per la sua categoria e mi ha impressionato positivamente.

Vela, emergenze: scuffia – sopravento/2

scuffia

Della scuffia sottovento, e di quanto rappresenti un pericolo solo virtuale, abbiamo già detto. Esiste, tuttavia, anche il caso di scuffia – cioè il capovolgimento della barca che fa seguito nella maggior parte dei casi all’azione di una raffica di vento – sopravento, dove per sopravento si intende il lato dell’imbarcazione direttamente colpito dalla folata.

Nellla fattispecie, il metodo migliore per raddrizzare la barca è quello di portare lentamente la prua in direzione del vento stesso. Se si è almeno in due, il movimento ideale è quello secondo cui, mentre il primo spinge la prua nella direzione giusta, il secondo agisce sulla poppa. Il procedimento appena indicato consente di evitare una nuova scuffia nel momento in cui, con lo scafo che si raddrizza e il boma spostato conseguentemente al lato sottovento, avviene il passaggio dellla randa.

First 35, arriva la “furia” del mare

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Il nuovo First 35 è frutto dell’opera dello studio Farr design che ha già progettato la sorella maggiore della serie il 40 piedi. Le linee d’acqua si distinguono per le sezioni prodiere molto sottili così da garantire un morbido e deciso ingesso sull’onda.

La poppa è larga è svasata per poter compensare i volumi immersi in fase di sbandamento. La tuga è molto bassa e filante sulla quale spiccano le inconfondibili finestrtature rettangolari vero must dello scafo. Certamente un progetto molto adatto alla velocità in ogni condizione di navigazione tanto che la chiglia è dotata di un bulbo a T rovesciata così da abbassare il baricentro sotto la lama di deriva.

Pericoli in barca, il boma

Boma

 Dopo il primo post che parlava di pericoli in barca oggi parliamo di quello che può accadere se si viene colpiti dal boma. Questo particolare importantissimo della barca può causare gravi lesioni se il malcapitato viene colpito dal boma.

Durante certe andature il boma si pone in modo molto pericoloso e quando ci sono manovre o strambate è possibile che il boma possa passare da una mura all’altra molto velocemente così da causare un pericolo se ci si trova nella sua traettoria.

Egemar, Liberty 29: mamma, li turchi!

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Tra i semicabinati ce n’è uno in particolare che riporta indietro nel tempo. Sarà quel fascino che fa venire in mente i film in bianco e nero, sarà quella carena dislocante che tanto stona con la società sempre piena di fretta quale è quella contemporanea. Liberty 29 di Egemar, invece, si lascia desiderare anche per la capacità di trasmettere tranquillità, rilassamento.

Altro che ritmi vertiginosi, altro che fughe alla cieca da una parte e dall’altra: il cantiere turco è riuscito a rendere – con mogano e teak a fare da cornice a un entrobordo da 40HP che garantisce una navigazione fino a 16 nodi – tutto il senso di una processione in mare che ha poco a che vedere con l’esigenza di andare veloci a tutti i costi. Lunghezza di 8,74 metri, larghezza di 2,45 metri: postazione di guida avanzata che consente di avere a disposizione in coperta uno spazioso pozzetto da arredare a piacimento.

Pericoli in barca, il tambuccio.

Tambuccio

La barca e la vela in generale sono degli sport bellissimi, sia da praticare che da vivere anche solo come un’esperienza in una splendida crociera. Anche se i rischi di andare in barca non sono collegati necessariamente con la pratica della vela, tuttavia vi sono dei pericolo oggettivi che non possono essere sottovalutati.

Per andate sottocoperta si deve passare necessariamente attraverso il tambuccio e questo eklemento molte volte può diventare un pericolo dato che vi sono delle componenti che possono causare delle ferite anche gravi. In particolare i tambucci moderni in materiale di policarbonato hanno delle chiusure con un perno che spunta e si unisce con la ghigliottina.

Kingbay Lobster 450, la Cina è ancora lontana.

LOBSTER 450
Molti cantieri italiani che in questo momento si trovano in difficoltà a causa della crisi finanziaria mondiale, sono oggetto di particolari attenzioni delle multinazionali cinesi, che vogliono affacciarsi nel mondo “dorato” della nautica da diporto cercando di carpire i segreti dei nostri maestri “d’ascia” per poi invadere il mercato mondiale con prodotti a basso costo.

Nella realtà progettare barche di lusso non è come stampare plastica e quindi sarà molto difficile per i “comunistiborghesi” dagli occhi a mandorla farci concorrenza in questo settore. E’ molto più facile che alcuni designer italiani si affidino ai cantieri cinesi per produrre imbarcazioni convinti della bontà e delle tecniche costruttive made in Cina.

Grand Surprise, “mon amour “

Archambautl grand surprise

Il cantiere Archambault è noto per aver progettato numerosi scafi soprattutto orientati alla crociera veloce e le regate di cui il Surprise è stato certamente un capostipite, adottato da molte scuole vela sia italiane che oltralpe.

Con la realizzazione del Grand Surprise si viene a completare l’offerta di barche adatte ad un pubblico che desidera possedere scafi velocissimi con una buona abitabilità. In questo modello sia le appendici che l’armo a 7/8 sono dedicati alla ricerca delle prestazioni, grazie anche al bulbo in piombo che consente una notevole stabilità nelle andature di bolina.

Long Life Boat Show, Marina degli Estensi apre alla nautica

Long Life Boat Show

Chiuderà i battenti domenica prossima la Prima Edizione del Long Life Boat Show, vendita di imbarcazioni da diporto usate presso lo splendido scenario dei Lidi di Comacchio nel porto “Marina degli Estensi”. Da sempre uno dei grossi problemi di chi voleva comprare una barca è stato quello degli onerosi costi del nuovo e, nel caso dell’usato, dell’incerta qualità del prodotto.

La manifestazione, al grido di “Seconda mano di prima qualità” ha avuto invece come scopo proprio quello di avvicinare i potenziali acquirenti ai venditori, con un centinaio di proposte di varie metrature, in modo tale da accontentare tutti i gusti, e le tasche. Ogni modello, infatti, è coperto da un anno di garanzia e, previa prenotazione, può essere provato su strada, pardon, in mare.

Airon Marine 235, la barca dei “giovani”

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Airon 235 è certamente una barca giovane, sportiva capace di emozionare e far provare senzazioni forti anche a chi proprio giovane non è più. Le sue line e riprendono lo stile tipico degli sport open con murate basse ed un grande parabrezza in policarbonato che dalla consolle di guida si protrae siano alla zona poppiera.

Molto sotto tutti i punti di vista è la posizione di guida che consente un’ottima visibilità e la possibilità anche di pilotare stando in piedi. Per il relax delle gite giornaliere c’è una zona prendisole molto grande che può ospitare anche 3 persone.

Winch, revisione e collaudo – parte terza –

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In questa terza parte del post dedicato a questa nuova tecnica di revisione e collaudo dei winch, parleremo della possibilità di valutare le condizioni dei vari componenti attraverso un’attente analisi mediante il microscopio stereoscopico.

Dopo avere terminato la fase dei cicli di lavaggio ogni componente è stato sottoposto al controllo analitico mediante un microscopio stereoscopico per metallografie – modello Leica –  ad 80 ingrandimenti, con un potere di risoluzione pari a circa 100/150 micron.

Pimatist 53, la barca di “Pininfarina”

Primatist G53

Molto spesso mi capita di vedere barche nei porti che sono prive di anima. E’ il semplice risultato dello sforzo dei progettisti di seguire nuove linee progettuali, dimenticandosi molte volte dei canoni classici e delle regole di progettazione nautica.

Se poi chi disegna le barche  è un designer che viene dal mondo delle auto beh allora è comprensibile che non sempre il risultato sia all’altezza delle aspettative.