RollyGo, la storia naviga ancora

La storia del mitico RollyGo, voluto dall’imprenditore-skipper milanese Giorgio Falck nasce  come sfida alla terza edizione -81/82- della Whitbread, la più importante regata a tappe in equipaggio che prevedeva il periplo del Globo e che oggi è stata sostituita dalla Ocean Volvo Race, con i monotipo da 70 piedi.

La barca fu progettata dall’argentino German Frers, già autore di scafi per la coppa America, e realizzata presso gli storici cantieri Sangermani di Lavagna.
RollyGo fu varata il 4 Aprile del 1979. Lo scafo di oltre 16 metri, era stato costruito in fibra di kevlar e legno di balsa, così da rendere la struttura molto leggera, ma allo stesso robustissima.

Crownline 250 CR, da provare…per vivere il mare!

C’è chi si compra una barca per vivere il mare e c’è chi invece le barche le utilizza solo per ostentare boriosamente la propria ricchezza. Nulla in contrario se uno  può permettersi uno scafo da 20 metri e più, io mi domando solo se veramente tutti i “nababbi”, poi, riescono ad apprezzare la vita e lo spirito marinaresco stando a bordo di un “minitransatlantico”, dotato di tutti i confort quasi fosse una villa di lusso.

Alcuni proprietari di mega yacht mi spiegavano che loro, non amando “navigare”, preferivano la barca a motore così da spostarsi più rapidamente da un punto all’altro della terra ferma, in modo da evitare assolutamente i problemi dovuti alla lunga permanenza in mare. Libero per pensiero in libero stato, direbbero gli illuministi di una tempo, inutilità e dispendio di risorse, direi io oggi.

Isla Margarita, ex paradiso dei velisti?

Le notizie che mi giungono sempre più spesso dalla splendida Isla Margarita in Venezuela,  dicono che lì la criminalità sia in costante aumento e per i noi velisti, quello che un tempo era un paradiso, oggi sta diventando una zona off-limits.

La recente la notizia dell’assassinio di un velista romano, il trentaseienne Emiliano Astore il cui corpo è stato trovato il 29 agosto a bordo della sua imbarcazione, Yuncano Miami, ormeggiata in una baia dell’isola, conferma i miei fumesti sospetti  sull’isola del caraibica meta, un tempo, assolutamente sicura tanto che i turisti stranieri potevano scorrazzare in ogni luogo liberamente  anche a tarda notte.

I Float TL 1000, il generatore che galleggia.


Tra le novità del mercato degli accessori c’è un piccolo generatore che galleggia prodotto dalla Float Group, una ditta di Vignola in provincia di Modena. La sue caratteristiche consentono di ricaricare le batterie di bordo dato che produce energia a 12/24 volt e tramite un inverter si può trasformare la tensione a 220 volt.

Grazie al fatto che galleggia lo si può utilizzare anche in navigazione trainandolo o in rada. Per utilizzarlo basta metterlo in acqua e grazie alla sua rumorosità ridottissima non si avranno problemi di fastidio. La sua scocca in poliuretano riveste un motore a scoppio a quattro tempi da 3,5 hp anche se c’è vento forte e mare formato con onde alte. 

Azuree 33, mamma li “Turchi”…per fortuna!

Nonostante il nome ricordi vagamente la lingua francofona, il cantiere che produce l’Azurre 33 è ubicato nella terra di Costantinopoli. Questa “piccola grande barca”, coma la definiscono gli stessi progettisti in realtà è l’unico scafo che mi ha veramente sorpreso al Salone nautico di Genova, caratterizzato per lo più poche novità e da barche tutte uguali e senza molte diversità.

Come la splendida Moschea Blu di Instabul, il colore azzurro di questo dieci metri si distingue anche cromaticamente dagli altri scafi di pari categoria e forse con maggiore blasone. Il progetto è frutto della matita di Giovanni Ceccarelli, già autore del fratello maggiore da 40 piedi.

Franck Cammas, la Route du Rhum sur le “Mont Blanc”

 
Molti atleti in vista della partecipazione a qualche competizione si preparano fisicamente e psicologicamente in diversi modi. I velisti, in genere, cercano di mettere a punto le loro imbarcazioni partecipando a molte regate, cercando così di percorrere centinaia di miglia prima del giorno del fatidico colpo di cannone.

Altri, come Franck Cammas skipper del trimarano Groupama 3 detentore del record di percorrenza intorno al mondo, preferiscono ultimare la loro preparazione con una gita in montagna.

Contest CS 57, la vela del “mulini”

Si sa che l’Olanda è da sempre la patria dei mulini a vento, dei girasoli e per quelli della mia generazione, anche la patria della  “trasgressione” legalizzata. Tuttavia nei Paesi Bassi sono nati grandi navigatori e buoni velisti e questo connubio garantisce tradizione marinaresca anche nella costruzione di scafi

Nel paese degli Orange, infatti, vi sono degli ottimi cantieri nautici che da anni presentano barche di grande classe destinate soprattutto ad un pubblico di intenditori che ricercano scafi adatti alle grandi traversate oceaniche.

Mattia 52, il catamarano tutto “Italiano”

Da sempre la Francia è la patria dei multiscafi, sia da regata che da crociera, e lì ogni anno escono dai loro cantieri splandite imbarcazioni che navigano in tutto il mondo soprattutto nei carabi e nella Polinesia .

In Italia, al contrario, la tradizione cantieristica era limitata sino ad ora a piccole imbarcazioni per lo più  sportive e da regata. La Mattia, azienda lariana con sede a Dervio,  che  da oltre trenta anni produce catamarani, di recente ha annunciato la nascita del suo primo multiscafo da crociera: il Mattia 52.

Wally Power 118, emozioni ad alta velocità

Design avveniristico, grandi superfici specchiate e materiali high-tech, ecco la cifra stilistica del nuovo Wally Power 118, un vero “purosangue” della nautica.

Ho avuto modo di vedere questo giocattolo in azione e vi posso assicurare che è letteralmente una scheggia. Il desiderio dei progettisti, infatti, era proprio quello di realizzare un Fast Motor Yacht.

Ma-Fra Tortuga brill, e la tua barca splende.

Ci sono nuovo prodotti sul mercato degli accessori per la nautica che promettono di rinnovare lo scafo della vostra barca e renderlo praticamente nuovo. Alcuni in realtà sono solo dei prodotti per lucidare, mentre altri invece curano il gel coat togliendo persino i piccoli graffi e le imperfezioni dovute a macchie da agenti esterni.

La Ma-Fra, azienda leader nel settore dei prodotti per la protezione del settore auto, presenta il nuovo Tortuga Brill, prodotto di punta della linea dedicata al settore nautico. Le sue caratteristiche lo rendono particolarmente adatto anche per essere usato dai semplici diportisti senza l’ausilio di particolari applicatori.

Nannini, pronto per la partenza della Route du Rhum

Tra poco più di 20 giorni partirà la Route du Rhum, regata oceanica di prestigio mondiale che quest’anno vedrà la partecipazione dell’italiano Marco Nannini, per la prima volta al via di questa manifestazione.

Questa nona edizione della Route du Rhum, che partira’ il prossimo 31 ottobre da St Malo – in Francia- in direzione Guadalupa, lungo una rotta di 3500 miglia, vedrà schierarsi sulla linea di partenza i migliori velisti al mondo, specializzati nelle regate in solitaria, che garantiranno certamente spettacolo e competizione.

Kaidoz, esercizio di stile ?

Recentemente, scorrazzando per vari siti web di alcuni cantieri, mi sono imbattuto in quello della Kaidoz Yacht. Un cantiere francese che ha fatto dell’innovazione tout court, la sua filosofia principale. 

A vedere alcune foto delle barca i puristi delle linee rimarranno a bocca aperta, vista l’inconsuta forma della “tuga” , sostituita da una struttura mobile.  Sicuramente bisogna essere veramente coraggiosi per poter disegnare e realizzare una barca del genere, soprattutto in un momento come questo, dove il mercato della nautica mondiale è certamente in ribasso.

Atlantis 44, lo yacht a vocazione sportiva

Atlantis 44 è l’ultimo nato in casa Atlantis, divisione del Gruppo Azimut-Benetti attivo nel segmento degli open dai 39 ai 55 piedi, ed è uno sport cruiser dalle eccezionali doti nautiche.

L’imbarcazione ha fatto il suo debutto proprio in questi giorni al Salone di Genova e rappresenta una variante dell’Atlantis 48, che è stato presentato in anteprima al Festival de la Plaisance di Cannes il mese scorso.

Marina di Riposto, bella, efficiente….e cara!


Questa estate mentre rientravo dal mio viaggio in Grecia, mi sono fermato alcuni giorni presso il Marina di RipostoPorto dell’Etna. Dopo varie esperienze, non proprio edificanti e da me vissute in altre realtà della Sicilia, approdare in questo nuovo porto turistico è stata una bella sorpresa.

La sua posizione è veramente strategica dato che dista solo 30 chilometri dalla splendida Taormina, meta turistica di fama internazionale, e circa 40 dall’aeroporto internazionale di Catania. La sua struttura è veramente all’altezza della clientela internazionale che sempre più spesso sceglie i nostri approdi nazionali, per trascorrere la proprie vacanze in crociera  o per lasciare il proprio yacht nel sud Europa.