Marco, la pompa per l’autoclave elettronica

In quasi tutte le barche sulle quali mi sono imbarcato, in questi lunghi anni di vita a bordo, ho sempre trovato problemi con le pompe di sentina e con quelle delle autoclave. A parte qualche cantiere di lignaggio superiore, che usa materiali all’altezza del proprio blasone, la maggior parte dei cantieri si limita ad installare delle pompe di scarsa qualità ed efficienza.

Molti armatori si lasciano influenzare dall’aspetto estetico della propria barca e non controllano mai quello che c’è sotto il pagliolato od il gavone, lasciando che siano i broker a decidere la funzionalità o meno degli impianti installati.

Diving Kit Plastimo, “amico” d’immersione.

 

A chi va per mare sarà capitato spesso di dare fondo alla propria ancora in qualche porto dove erano ormeggiate altre imbarcazioni, col rischio di trovarsi incagliati sotto altri “ferri” o catene dei vicini. Se poi vi succede di arare e malauguratamente finite sotto una grossa catena di un peschereccio d’altura alla fonda, allora sono guai.

Questa disavventura può essere facilmente risolvibile se avete a bordo un Diving kit come quello proposto dalla Plastimo, altrimenti dovete fare come il sottoscritto e scendere a 12 metri in apnea per liberarvi dalle maglie della pesante catena.

Barche con chiglia lunga, il ritorno dei “grandi” scafi

La tendenza dei moderni designer è quelle di costruire barche a vela sempre più veloci e sempre più simili agli open da 40 piedi od ai VOR 70, impegnati nelle sfide oceaniche. Carene, piatte, bagli massimi arretrati lame lunghe con profilo idrodinamico sono le caratteristiche principali dei moderni sloop, denominati pomposamente fast cruiser.

Nella realtà questi fast-cruiser non sono barche che possono garantire una navigazione d’altura confortevole specialmente quando trovano onde e mare contrario e devono risalire e bordeggiare di bolina. In queste situazioni ad ogni onda lo scafo sbatte, si pianta e si ha la sensazione che la chiglia si possa spezzare in due. Non parliamo poi se si ha la sfortuna di dormire nella cabina di prua, dove diventa impossibile chiudere occhio a meno che non siate dei provetti saltimbanco.

Baby Veliste, sempre più piccole sempre più ”sole”


Dopo il record del giro del mondo in solitario, stabilito dalla sedicenne australiana Jessica Watson che ha terminato la sua impresa lo scorso 15 maggio, ora è il “turno” di un’altra baby velista.

Non sappiano se sia per puro spirito di emulazione o per un effettivo desiderio di provare le proprie capacità veliche unite alla ricerca della propria dimensione umana, sta di fatto che siamo dinnanzi ad un fenomeno che sta prendendo sempre più piede tra gli adolescenti ed al quale sarebbe ora porre dei limiti.

Barracuda 42′, lo yacht di lusso

Barracuda 42

Barracuda 42
Barracuda Yachts presenta Barracuda 42′, il concept di un elegante open yacht dal look sportivo. Il concept di questa nuova linea di imbarcazioni porta la firma di un giovane yacht designer, Alberto Mancini, già ideatore di Magnum Marine 100’.

Per loro stessa natura, gli open yacht tendono a valorizzare gli spazi, sia sopra che sotto coperta. Barracuda 42, infatti, con le sue linee pulite e con un main deck articolato su un unico livello, possiede un carattere decisamente sportivo, senza rinunciare al confort e a soluzioni di lusso.

Cranchi Sixsty 4 HT, salta in “lungo”

A prima vista si capisce subito che questa nuova imbarcazione del cantiere lombardo Cranchi, che produce barche sin dal lontano 1870, è frutto di uno studio attento sia in termini di stile che per quanto riguarda le qualità tecniche.

La progettazione è la sintesi del lavoro svolto all’interno del cantiere ed è risultato della concertazione del settore studi e ricerca e quello del reparto prototipi. In questo nuovo Sixsty 4 HT tutto è studiato per essere pratico e di estrema funzionalità, segno evidente che il cantiere vuole tentare il salto verso il segmento dei grandi Yacht, quelli cioè che generalmente superano i 20 metri di lunghezza e che sempre più si avvicinano alle navi da diporto.

Multraship, rafforza la propria flotta con il nuovo Multratug 3


Da sempre i rimorchiatori sono una risorsa non indifferente per la salvaguardia dei mari e dei bacini d’acqua dalle sciagure e dai naufragi come quelli accaduti alla Exxon Valdez in Alaska qualche anno fa. La Francia in questo specifico settore ha, da parecchi anni, il primato europeo in questo specifico settore.

Con questo  nuovo rimorchiatore da salvataggio la  Multraship ha rafforzato la propria flotta di rimorchiatori e navi specializzate multi-purpose.

Corsair 37, la rivoluzione dei trimarani


Da quando si è conclusa l’ultima edizione della Coppa America, vinta dal maxi trimarano del team di BMW Oracle, sembra che questo tipo di scafi abbia riscosso e suscitato l’interesse del grande pubblico.

Molti armatori, nonostante le difficoltà oggettive di possedere questo tipo di barca, hanno optato per questa scelta rivolgendosi a quei pochi cantieri che mettono in produzione i multi scafi. Se fino ad oggi al massimo era possibile acquistare un catamarano da crociera, adesso invece si possono trovare anche trimarani dalla dimensioni generose e dalla prestazioni superlative.

Naufragio di Marianello, ecco la risposta dell’armatore di Wops.

 

Dopo le polemiche sorte a causa del mancato soccorso a Marianello, da parte di alcuni regatanti, vi proponiamo la risposta, rilasciata alla stampa specializzata, da parte dell’armatore di WOPS una delle barche coinvolte ed accusate di mancato soccorso.

Roberto Lantier e Bruno Spangaro, armatori dell’ imbarcazione Wops ITA 14444, intendono chiarire l’episodio accaduto sabato 18 settembre 2010, che li vede, loro malgrado, coinvolti in prima persona.

Dehler 35, inizia la nuova era “Teutonica”


Dopo l’acquisizione da parte del gruppo Hanse, il cantiere tedesco Dehler si rinnova e rilancia la sua gamma partendo proprio dal restyling della più piccola nella categoria dei fast cruiser. Questo nuovo progetto non è altro che l’aggiornamento del vecchio 34 piedi varato sono nel 2007.

Le differenze rispetto alla versione precedente sono di poco conto ma riprendono correggono alcuni  piccoli difetti, come l’attacco della lande, che prima erano interne ai passa avanti, mentre a desso sono a filo delle murate, cosi da facilitare il passaggio da prua a poppa.

Multi Function Dispaly, la rivoluzione è già qui!


Sino a qualche decennio fa il GPS era una rarità sulle barche da diporto, mentre oggi la sua diffusione ha raggiunto anche i diportisti che navigano su piccole imbarcazioni. I costi dei Chart –plotter o meglio GPS cartografici sono talmente alla portata di tutti che è quasi impossibile navigare senza l’ausilio di tali strumenti.

L’evoluzione dei GPS cartografici è arrivata con l’introduzione dei nuovi sistemi MDF – Multi Function Display –  che unisco le caratteriste dei GPS alla nuova tecnologia in 3D.

V Yacht 37, passione imprenditoriale


Molto spesso le nuove avventure imprenditoriali nel settore della nautica da diporto nascono quasi per caso, grazie soprattutto all’entusiasmo ed alla passione di armatori che a loro volta diventano costruttori.

Nel caso però del cantiere V Yacht la passione non coincide assolutamente con l’improvvisazione dato che questa realtà della cantieristica nostrana nasce da un pool di esperti sia del Big Game che della vela da regata, che hanno messo a frutto la loro esperienza ed hanno creato dei nuovi progetti capaci di confortarsi senza timore con i vari concorrenti.

Cecina, il porto con l’energia rinnovabile

Il  nuovo porto di Cecina sorgerà proprio alla foce del fiume che da il nome alla cittadina toscana. Il progetto sarà gestito e realizzato in collaborazione con le autorità locali, ma verrà  dalla società Interporti che ha già previsto di rispettare tutti gli standard per una sostenibilità ambientale, così da limitare l’impatto sul territori del nuovo porto.

L’investimento di oltre 140 milioni di euro porterà alla realizzazione di un moderno marina con oltre 970 posti, per barche con dimensioni dagli 8 metri ai 40, così da soddisfare le richiesta di un’ampia fascia di clientela, anche a livello internazionale, vista la vicinanza del marina all’arcipelago toscano ed ai principali aeroporti di Roma e Pisa.

Progetta la “tua” barca con Bénéteau


    Ci sono molti appassionati ed anche professionisti della nautica da diporto che sempre più spesso suggeriscono ai cantieri produttivi come rifinire la barche e quali sono le esigenze principali di chi in barca ci va spesso.Oggi il cantiere francese Bénéteau offre, a tutti gli appassionati di mare e di vela, la possibilità di interagire direttamente, al fine di dare consigli, suggerimenti od semplici osservazioni, per poter definire insieme la barca del prossimo futuro.