Millenium, la rivoluzione delle vele in carbonio

Vele carbonio

Nell’antichità si usavano materiali naturali e fibre naturali per realizzare le vele delle barche. I Fenici utilizzavano tessuti di lino e canapa, così come i Greci e Persiani. Per  molti secoli i materiali per fabbricare le vele restarono più o meno gli stessi, mentre con l’avvento delle fibre sintetiche, verso gli anni 50 del secolo scorso, s’iniziarono a realizzare vele con fibre quali il nailon o rayon.

Oggi la tecnologia nel settore della vela è arrivata a livelli molto alti ed materiali come il Dracon o il Lankotex, che sino a qualche decennio fa andavano per la maggiore, sembrano ormai obsoleti, sostituiti dalle fibre di nuova generazione come il carbonio e la dyneema. La tecnologia principale per realizzare vele in carbonio prevede l’assemblaggio dei laminati mediante fibre impregnate di resina, racchiusi da due film ( strati ndr), anch’essi spalmati di  epossidica che funge da collante.

Motori a turbina, troppo potenti per il diporto nautico

Turbine a gas

I primi progetti di motori a turbina applicati alla nautica risalgono alla prima metà degli anni Sessanta, quando il mondo tecnologico sviluppò turbine per aerei, elicotteri, automobili e persino per motociclette. Così anche la motonautica fu contagiata dalla moda del “turbo” e vennero costruite le prime barche con motori a compressione di gas.

Il sistema è simile a quello utilizzato nella Formula uno, all’inizio degli anni Ottanta, per sovralimentare i motori a scoppio. In sostanza si tratta di generare energia meccanica mediante la compressione di gas combusti. Nella camera a scoppio vengono immessi il carburante, mediante iniettori disposti a raggiera e aria ad alta pressione che viene compressa dalla stessa turbina. I gas combusti spingono sia il compressore che alimenta l’afflusso dell’aria in ingresso, sia il rotore di potenza che utilizza il calore per generare energia.

Navionics per iPhone, cartografia nautica per tutti

iphone_navionicsCon l’introduzione nel mercato degli smartphone, le possibilità di avere tecnologia di svariato tipo a portata di mano è sempre maggiore. L’iPhone di certo costituisce il rappresentante più famoso tra questi, forte del suo background tecnologico, del design accattivante, e dalla possibilità – per gli appassionati di sotfware così come per le major dei titoli elettronici – di creare applicazioni investendo un centinaio di dollari, e sfruttando poi il canale di commercializzazione di Apple, ovvero iTunes.

Trovare quindi tantissime delle presenza di marchi che offrono servizi su iPhone è la realtà, e dopo i navigatori satellitari, il settore nautico non poteva certo starsene in disparte. Ecco quindi che Navionics, leader mondiale – italiano – nella settore della cartografia nautica, sceglie proprio il melafonino per presentare una versione mobile della propria cartografia, ottenendo così gli stessi risultati di sistemi invece più costosi.

Meteor 51, rinasce la voglia di Goletta Aurica

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Il nome, Meteor 51, richiama immediatamente la mente degli appassionati di vele d’epoca, alla goletta dell’imperatore tedesco Guglielmo II, varato nel 1909 per tentare la sfida della  American’s Cup detenuta all’epoca, dal New York Yacht Club.

La barca  attuale non è una vela storica, ma un progetto  che riprende le linee degli Schooner e delle Golette Auriche della fine del XIX secolo. Costruita dai cantieri olandesi Royal Huisman, sullo stampo dello schooner Borkumriff, Meteor 51 è progettata con le più moderne tecniche della cantieristica navale, utilizzando materiali d’avanguardia come la lega di alluminio Alustar Temper certificata dai Lloyd’s.

Giubbotti di salvataggio: è meglio indossarli, sempre!

Giubbotto Salvataggio vid
Lo ammetto, non sempre quando navigo indosso il jacket di salvataggio auto gonfiabile, soprattutto durante il giorno ed in condizioni di bel tempo, tranne quando faccio stage e corsi di vela, dove l’obbligo di portarlo comincia non appena ci si allontana dal molo. E’ una regola di sicurezza per i Glénàns, la mia associazione velica, e qui le regole si applicano e basta.

I dati ci danno ragione: 14.000 corsisti all’anno, per oltre 60 anni di attività e crociere di tutti i tipi, con due soli eventi tragici, dovuti più alla sfortuna che all’imprudenza.

Barche a vela: Catalina C-250 mkII, versatilità a costi accessibili

catalina-c-250-mkII-3Sfogliando i vari cataloghi di barche a vela, ci si accorge di quanto la varietà di proposte sia ampia, modelli più o meno costosi per le nostre tasche.

Catalina Yacht, marchio storico americano nel settore delle barche a vela, propone una soluzione alla portata di quasi tutti: Catalina C-250 mkII, un 25 piedi cabinato ovviamente che, scimmiottando imbarcazioni più grandi, offre quel comfort a quella sicurezza a bordo che non è facile trovare in modelli concorrenti, per un prezzo di poco superiore ai 40 mila Euro (iva inclusa).

Fanali di via a LED, l’importante è far “luce” sulle norme

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Da lontano i fanali di via molte volte si vedono a stento soprattutto il verde, che nelle notti con forte tasso d’umidità si affievolisce parecchio, se poi ci sono altre luci sul ponte e l’osservatore ha qualche diottria in meno del visus ottimale, il segnale che indica la dritta diventa praticamente invisibile.

Chi viaggia per mare sa di cosa sto parlando e sicuramente gli sarà capitato di incontrare imbarcazioni o navi che avevano luci di via talmente fioche, da non poter distinguere nulla se non a poche centinaia di metri dall’incrocio con l’altro mezzo. Non parliamo di traghetti o pescherecci, le cui luci di via praticamente non servono a nulla, visto le altre miriadi di luci di tutti i colori che sfoggiano, dal giallo, al blu al viola, più che navi paiono veri e propri alberi di natale galleggianti.

Accessori barche: CoolFreeze CF-32UP

CoolFreeze-CF-32UP

Uno degli accessori barche necessari per la maggior parte delle imbarcazioni, compresi gommoni e tender, è il frigorifero. Basta un’uscita in barca di qualche ora, ed ecco che la necessità di avere bibite fresche a portata di mano, o uno yogurt o un pò di frutta è qualcosa a cui non siamo disposti a rinunciare, specialmente nella stagione calda.

Un thermos o una borsa frigo, però, hanno autonomia di poche ore, e il potere di conservazione della temperatura varia notevolmente con la loro esposizione, e comunque con la temperatura esterna: in estate, ad esempio, non potremo certo pretendere che le birre stiano fresche per più di 6 o 8 ore, poi cominceranno a riscaldare.

Powershore Abarth SP, così lo Scorpione naufraga

Powershore Abart

Il marchio, lo Scorpione, è uno di quelli noti, soprattutto per quelli della mia generazione cresciuti nel mito delle auto da corsa con marchio dell’elaboratore viennese Karl Abarth. Come non ricordare la mitica Autobianchi  A112 Abarth, antesignana delle odierne city car  o la pluri vittoriosa Fiat 131 Abarth, per anni dominatrice incontrastata del mondiale Rally?

Oggi Abarth è un marchio controllato al 100% dal gruppo Fiat e delinea la brand delle auto sportive made in Torino. Con la Powershore Abarth SP, che non saprei se definirla prototipo o meno, il marchio automobilistico entra nel grande mondo della nautica da diporto, realizzando un maxi RIB, cioè un grande battello pneumatico o gommone che dir si voglia, ispirato al mondo delle corse e delle competizioni.

Barche a motore: entro o fuoribordo?

efb-fbNel panorama delle barche a motore, scegliere il motore giusto è importante, almeno quanto importante per le barche a vela è individuare il piano velico giusto. Poiché vuol dire trovarsi sempre nelle condizioni ottimali di navigazione, anche e soprattutto con mare formato, nonché capire quali sono i limite dell’imbarcazione che si governa.

Tempo fa la soluzione più adottata per sistemare un motore nelle barche a motore era quella che prevedeva la configurazione in linea d’asse, con elica centrale sotto lo scafo, ovvero l’entrobordo classico: oggi è una soluzione poco adottata, per via della poca manovrabilità che offre ai natanti che la adottano, ma anche per l’imprescindibilità dello scafo, a cui va rigorosamente accoppiato – occorrono infatti soluzioni ad hoc, anche dal punto di vista normativo –  per cui si preferisce rivolgersi a quelle che sono le due categorie di motori più utilizzate, i fuoribordo, o gli entrofuoribordo.

Uomo in mare, i rischi da evitare

Uomo a mare

L’andare per mare comporta alcuni rischi, il più frequente ed il più grave è quello di caderci. La storia di Giona ci rammenta il suo terribile ricordo, malgrado lui abbia avuto la fortuna di rivedere terra. Oggigiorno le belane, nei nostri mari, sono molto rare ed è quindi utile avere le idee chiare sul problema.

Il rischio di cadere in mare è costante sia con il bel tempo sia con pessime condizioni meteo, la differenza è che nel secondo caso le probabilità di recupero di un uomo a mare sono molto scarse anche per equipaggi molto allenati. Di notte, con qualunque tempo, è quasi impossibile trovare un naufrago che non abbia la possibilità di farsi avvistare con delle luci.

Accessori nautici: MerCruiser Axius, una consolle da diporto

MerCruiser AxiusLa tecnologia in questi ultimi anni ha compiuto passi da gigante, in tutti i campi. Il settore nautico, compreso quello degli accessori nautici, non è da meno, e ciò che fino a poco tempo fa poteva sembrare solo qualcosa di futuristico, oggi rappresenta invece una soluzione semplice ed efficace per tutti.

E’ il caso del joystick di manovra, un prezioso alleato tra tutti gli accessori nautici soprattutto quando si compiono manovre all’ingresso o all’uscita del porto, in cui esperienza e tatto sono indispensabili se non si vuole operare di “assicurazione”.

Yacht usati, garanzia e tutela in caso di acquisto

Yacht usatiLa direttiva CE 44/99 contiene gli elementi essenziali con cui venire a conoscenza, e proteggersi in caso di acquisto di yacht usati. Vediamo dunque cosa prevede la legge nei casi in cui la conformità viene meno.

La direttiva presenta poi una serie di casi in cui, per gli yacht usati, non è ammissibile la richiesta di danni per difetto di conformità.

Non vi è difetto di conformità ai sensi del presente articolo se, al momento della conclusione del contratto, il consumatore era a conoscenza del difetto o non poteva ragionevolmente ignorarlo, o se il difetto di conformità trova la sua origine in materiali forniti dal consumatore.

Yacht usati: imbarcazione conforme, o no?

Yacht usatiVuoi per la crisi, vuoi perché il budget a volte è sostanzialmente più basso, sono molti gli appassionati che scelgono la propria imbarcazione tra il mercato degli yacht usati.

Ma se è vero che scegliere tra il nuovo vuol dire acquistare con un certo grado di sicurezza riguardo l’efficienza sia strutturale che impiantistica di un’imbarcazione, nonostante le forme di leasing vedano di fatto diminuita la responsabilità del venditore stesso nei riguardi dell’imbarcazione, e quindi del consumatore che in questo caso diventa in pratica ‘armatore dell’imbarcazione, come regolarsi in caso di acquisto di yacht usati?