Manitou, il “dio” della vela di JKF

Molti uomini famosi ed importanti amano andare in barca a vela e tra i vari personaggi storici come non ricordare il presidente degli USA John F. Kennedy, morto a Dallas il 22 novembre 1963 dopo essere stato colpito a morte durante un oscuro attentato, perpetrato ai suoi danni, forse da apparati del governo e dei servizi segreti. Da buon marinaio del New England il mare e la vela erano certo nel suo DNA sin dalla nascita, anche se poi crebbe in un elegante sobborgo di Boston.

La l’amore per il pare portò Kennedy, durante la seconda guerra mondiale, a diventare ufficiale di marina combattendo nel pacifico al comando di alcune motovedette siluranti. Negli anni del conflitto si distinse anche per imprese eroiche che gli consentirono di ottenere alte onorificenze militari.

Southernwind 102 DS, lo “scirocco” del Sud Africa

Per chi ama la vela poter navigare su barche importanti come il nuovo Southern Wind 102 Ds è certamente più di un sogno. Allo stesso modo la nascita di questo cantiere è stata  la realizzazione del sogno di un uomo che da sempre ha respirato l’aria di mare.

Guglielmo Persico, conosciuto da tutti come  Willy, passo la sua gioventù a Napoli, una delle più belle città  italiane di mare. Egli visse l’esperienza dei cantieri navali sin da quando era un ragazzo  al seguito del lavoro paterno contornato da un mondo fatto di odori, lavoratori e di oggetti che gradualmente prendevano forma per diventare grandi navi.

Aquamarine 800, 8 metri di unicità

Aquamarine 800 è un gozzo dalla carena planante, capace di raggiungere una velocità massima di 30 nodi, pur mantenendo un’ottima stabilità in mare.

Il gozzo è una barca da pesca che affonda le sue radici nella tradizione marinara italiana, sono, infatti, imbarcazioni tipiche della Liguria, ma anche della Toscana e della Sicilia, terra d’origine del cantiere Aquamarine nato nel 1998.

Velux 5 Oceans Race, è partito il giro del mondo in solitario.


Da sempre il mese di ottobre è il periodo ideale per intraprendere le traversate dell’oceano Atlantico, dato che i venti costanti iniziano a soffiare da est favorendo chi dall’Europa vuole andare verso il continente Americano. Che gli Alisei fossero venti costanti era già noto sin dai tempi di Colombo, il quale affrettò solo di qualche mese la sua partenza senza così sfruttare al meglio il favore di Eolo.

Per questo motivo, verso la metà di ottobre, quasi tutte le regate transoceaniche o quelle che vogliono compiere il giro del mondo, iniziano a “issare le vele” per mettersi sulla linea dello start, che come di rito viene dato da un colpo di cannone.

Vitruvius 50 M Exuma, “l’incrociatore” da diporto.

A vederlo dal vivo forse potrebbe sembrare meno impressionate che guardando le foto pubblicate sul sito del Cantiere, ma l’Exuma 50 M, a mio modesto avviso, sembra proprio un incrociatore da pattugliamento delle coste, come uno di quelli che si vedono in televisione scortare i cargo nel Golfo di Aden.

Con il suo scafo in alluminio  di color grigio e le linee quasi estreme con una prua altissima, squadrata e profonda, mentre il pescaggio è limitato quasi a voler copiare le nuove tendenze degli scafi velici da corsa.  L’impostazione tipica quasi  da sailing yacht la si può anche notare nel pozzetto di poppa dove i due divani a C sono contornati da tavoli estendibili.

Trombetta, suona la “carica” in F-500

Tiziano Trombetta, pilota veneto di motonautica, si è laureato campione del Mondo in classe F-500 in una giornata indimenticabile in quel di Borretto Po in provincia di Reggio Emilia. La motonautica non ha certo l’eco nei media, come l’automobilismo di Formula 1 o la Moto GP del mitico Valentino Rossi, ma per i nostri colori da sempre è stata una fucina di campioni e grandissimi piloti che sono forse più conosciuti all’estero che in patria.

Trombetta ha suonato la carica nell’ultima gara in calendario ottenendo un preziosissimo secondo posto che gli consentiva di laurearsi Campione del Mondo con ben 94 punti di vantaggio sul suo rivale più temuto, l’austriaco dal nome “storico”  Attila Havas.

Azimut Magellano 50′, lo yacht eco-friendly

Magellano 50′ è il nuovo motor yacht eco-compatibile del Cantiere Azimut-Benetti, presentato in anteprima mondiale al Salone di Genova.

Lo yacht, infatti, è la prima imbarcazione a disporre del nuovo sistema easy hybrid, messo a punto dal dipartimento R&D di Azimut-Benetti e che, a buon diritto, si è conquistato l’importante certificazione Rina Green Plus.

RIO AIR 54, il mare a cielo “aperto”

C’è molta attesa per vedere in acqua la nuova ammiraglia del cantiere orobico, impegnato da qualche lustro al rinnovamento la sua gamma con degli scafi dal Look sportivo e molto innovativo con linee d’ispirazione tipica agli sport coupé.

La novità più importante del nuovo Rio Air 54 è sicuramente il disegno del Hard top che ora si allunga sul pozzetto sin quasi alla poppa, come a voler coniugare l’abitabilità e la comodità del Fly, pur  rimanendo privo dell’ingombrante  e, per certi versi, antiestetico ponte superiore.

Alpine, il “Suono” del mare

Chi ama andare in barca con amici o parenti spesso desidera ascoltare della buona musica, se poi vi capita di imbarcare ragazzi o giovani marinai, beh allora la musica sarà la colonna sonora delle vostre vacanze.

Personalmente non disdegno la musica, sia quella pop- rock sia quella classica, soprattutto quando navigo a motore, mentre se sono sotto vela, allora cerco di spegnere ogni radio o stereo, per godermi il concerto più bello del mondo: il “Suono” del mare.

FIV, tocca quota 100.000

La cifra potrebbe sembra poca cosa, se paragonata ad altri sport molto più diffusi in Italia, ma aver raggiunto i 100.000 tesserati per la  FIV – Federazione Italiana Vela – rappresenta un vero record assoluto e merita certamente un applauso per i dirigenti che cercano in tutti i modi di promuovere questo nostro fantastico sport.

Se poi consideriamo che solo una parte dei velisti –armatori  sono tesserati e non praticano attività agonistica, credo sia giusto sottolineare che questo traguardo potrebbe essere tranquillamente superato, se  circoli velici e yacht club organizzassero più manifestazioni semi-competitive per coinvolgere non solo i veri agonisti, ma soprattutto i diportisti meno competitivi.

Dolphin 74 Cruiser, la nuova ammiraglia di Mochi Craft

Mochi Craft presenta la nuova ammiraglia della gamma planante, Dolphin 74 Cruiser, un’imbarcazione funzionale e dalle prestazioni nautiche eccezionali.

Il cantiere forlivese Mochi Craft si è sempre ispirato allo stile lobster, che ci porta indietro nel tempo alle classiche imbarcazioni del Maine usate per la pesca delle aragoste, ma rivisitando il genere all’italiana con interni tipicamente marini.

La nuova patente nautica

La legge sulla nautica ha soppresso la distinzione delle unità da diporto in relazione al mezzo di propulsione (vela e motore), ma le patenti nautiche continuano ad essere rilasciate per il comando delle imbarcazioni a vela e a motore.

A tale scopo, il regolamento di attuazione al codice ha reintrodotto la categoria delle unità a motore definendole come: “quelle unità in cui il rapporto tra la superficie velica in mq. di tutte le vele che possono essere bordate contemporaneamente in navigazione, compreso il fiocco genoa e le vele di strallo, escluso lo spinnaker, e la potenza del motore in cavalli o kilowatt è inferiore, rispettivamente a 1 o 1,36.

Don Giovanni, “amante” di tutti i motoryacht.

Ci sono barche  che io amo particolarmente, soprattutto quanto sono “gusci” che hanno un glorioso passato o possono vantare una storia particolare che mi riporta alla mente avventure di mare o di tradizione marinaresca. Sarà forse una questione affettiva o sentimentale, ma certo è che queste barche possono essere considerate dei veri gioielli naviganti.

In particolare negli ultimi tempi mi sono interessato di restauri di scafi commerciali i quali, con ottimi lavori di refittig, sono stati ricondizionati e ricreati per stupire i nuovi e futuri armatori che si potranno vantare di possedere uno yacht di lusso con l’anima.

Maine 640, non solo “Lobster”

Nel progetto del nuovo Maine 640, è stata riposta tutta l’esperienza di chi ha la capacità di costruire navette di vetroresina da molti lustri. Con la nuova ammiraglia della serie Maine vengono ripercorse e ridisegnate tutte le linee guida dell’intera gamma, che da sempre caratterizzano questa tipologia di barche.

Le caratteristiche proprie delle navette come: la solidità costruttiva, la capacità intrinseca di affrontare ogni tipo di mare, i bassi consumi e la grande autonomia in rapporto al dislocamento, fanno di questi scafi  dei veri e propri oggetti di culto,  per chi desidera navigare a lungo ed in tutto il mondo.