Eryd 30 open, divertimento puro

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Le linee slanciate, una superficie bagnata poco estesa in rapporto a quella velica, un rapporto dislocamento / zavorra tra i più alti della categoria fanno dell’Eryd 30 open un vero purosangue tra i day sailer.

Le sue caratteristiche tecniche gli consentono di sfruttare le doti corsaiole dello scafo raggiungendo velocità di punta di tutto rispetto, con accelerazioni che potrebbero emozionare anche il velista più esperto e quello regatante.

La scelta giusta, Catamarano o Monoscafo?

Catamarano

Dopo le sfide della 33° edizione della Coppa America, c’è da pensare ad una nuova era per i multiscafi da crociera, quasi da sempre relegati al rango di barche espressamente concepite per il charter, rispetto ai mono.

Certamente non è facile mettere a confronto due tipologie così differenti dato l’approccio estetico che per molti fa pendere l’ago verso i classici monoscafi.

Mingolla Corallo 22, il day cruiser. La Puglia non è solo Vendola

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Nichi Vendola (con tanto di riconferma a Presidente di Regione) ma non solo. La Puglia è anche qualità da mettere in mare grazie a Corallo 22, il day cruiser per eccellenza del Cantiere Nautico Mingolla. Linee slanciate e sportive in grado di assicurare comfort a bordo e tutto il necessario per una piccola crociera. Il Cantiere pugliese opera nel settore da quasi 30 anni ed è specializzato nella costruzione di cabinati, semicabinati e open. Qualità evidente nell’eccellenza che caratterizza ciascuna delle imbarcazioni griffate Mingolla: Brava 18, Marlin 20, Corallo 22, Brava 22, Brava 22 walk around, Brava 25 walk around.

Ciascuno dei modelli viene progettato e realizzato in Italia nello stabilimento di Mesagne (Brindisi) per la gioia di italiani, francesi, austriaci, greci e croati (paesi nei quali si è estesa la rete commerciale e di ditribuzione del marchio).

Prato, Guarducci Nautica in fiamme: indagine per incendio doloso

Guarducci Nautica

Incendio doloso a Prato preso l’azienda Guarducci Nautica, specializzata nella vendita, allestimento, riparazione e rimessaggio di imbarcazioni rigide e gommoni, motori fuoribordo ed entrofuoribordo. Nella circostanza (le fiamme si sono sollevate al cielo a partire dalla mezzanotte, a dare l’allarme un cittadino cinese che si trovava nei paraggi) sono andate bruciate 4 imbarcazioni, due quelle danneggiate.

Elan 380, l’undici metri da regata

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Linee esaltanti ed aggressive, prestazioni super performanti per questo fast cruiser del cantiere Sloveno. Un’imbarcazione nata e progettata per competere nelle regate,ma che volendo può offrire spazi molto confortevoli e adatti agli amanti delle crociere veloci.

Il progettista Rob Humphreys è riuscito nella difficile coniugazione di realizzare una barca veloce, facile da condurre, ma allo stesso tempo con un’abitabilità degli interni di livello superiore.

Fagioli Group, i “super” trasportatori di barche.

Fagioli Gorup

Molti non sanno che le grandi navi od i mega yacht prima di navigare molte volte deve essere trasportati via terra. In alcuni casi si organizzano i cosiddetti trasporti eccezionali su strada dato che i cantieri molte volte sono distanti dal mare anche centinaia di chilometri.

In atri casi se le dimensioni della nave o super yacht, superano i 60/70 metri, più che un trasporto eccezionale si tratta di un vero lavoro di ingegneria meccanica, considerato che questi mezzi si devono spostare su supporti semoventi appositamente studiati.

Oltre Panamà, e poi? -parte terza-

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Continuiamo la nostra storia sull’attraversamento del canale di Panamà, raccontando le emozioni provate dell’amico Skipper Alex, che si era rivolto a “senor” Pedro per il disbrigo delle pratiche doganali. Alle 08,30  Alex salpò con il suo equipaggio e la barca “Non solo per moda” per la zona di Flat dove dovevano attendere il mitico Pedro.

Pedro arrivò verso le 10,00 e consegnò due cime da 40 metri, ed una mezza dozzina di copertoni di auto ricoperti con sacchi dell’immondizia perché non sporcassero la fiancata della barca ed imbarcò un ragazzo di 20 anni.

Vela, Dinghy 12′ Classico Swiss & Global Cup 2010. Non solo Varazze

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Nona edizione del Trofeo Nazionale Dinghy 12′ Classico Swiss & Global Cup, con partenza questo fine settimana a Marina di Varazze. Sei tappe che garantiscon oagli appassionati di vela la possibilità di confrontarsi in altrettante località di suggestione e fascino assicurato. Esordio a Marina di Varazze con il Trofeo Ugo Costaguta (istituito dall’omonimo Circolo Nautico che ha un cursus ultra centennale, essendo stato fondato nel 1898).

La conformazione geografica (ubicazione che garantisce mitezza del clima) del campo di regata ligure dovrebbe rispecchiare lo spirito che sta dietro al Dinghy, ovvero la voglia di vivere in maniera totalizzante il mare quale contesto di tranquillità e competizione.

A raccontare le aspettative degli organizzatori, Gianni Carosso, Presidente del Varazze Club Nautico, che è parte integrante dell’organizzazione della competizione velica: “In tal senso, le eleganti imbarcazioni in legno offriranno, nel contesto del nostro Marina, uno spettacolo di grande valore sportivo e di forte impatto sul pubblico“.

Azimut 72 S, linea pura.

Azimut 72 s
Vedendolo al salone di Genova rimasi subito colpito dalla linea molto differente dagli altri Fly tanto che viene anche definito dal cantiere stesso un sunbridge. Le dotazione del Fly, la possibilità di avere un tetto aperto anche nel salone della dinette, rendono questa barca veramente unica rispetto alle concorrenti dirette.

Dunque, un open con Fly e ponte principale chiuso a poppa da una vetrata, che emana una sensazione di luminosità e senso di spazio, dato anche dalle finestre apribili e dal tetto scorrevole. Le rifiniture interne sono quelle tipiche delle barche di lusso: legno di zerbano, pelle, divani in sky, moquette di lana beige. I colori si integrano molto bene con le linee squadrate dell’arredamento conferendo un tipico lusso minimalista.

Barca incagliata, consigli per liberarsi

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Navigando in bassi fondali o entrando in approdi che sono soggetti a variazioni di fondale a causa dell’insabbiamento, può capitare, prima o poi, di finire a “scogli” o rimanere bloccati con la barca. Molto spesso l’urto con il fondo non comporta danni gravi allo scafo e con alcune manovre è possibile liberarsi senza neanche chiedere l’aiuto dei mezzi di soccorso.

In primo luogo occorre distinguere tra l’incaglio e l’arenamento, dato che vi sono tecniche diverse da porre in atto per sottrarsi dalla morsa del fondale. Nel primo caso, decisamente più pericoloso, l’incaglio avviene tra rocce o scogli, nel secondo è molto più progressivo  meno traumatico anche per l’equipaggio dato che la barca rallenta in modo più delicato.

Vela Latina, Circuito Mediterraneo 2010: il programma

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Decima edizione del circuito Mediterraneo Vela Latina all’insegna di tradizione e innovazione. Irrinunciabili, infatti, gli appuntamenti di Stintino e Saint-Tropez che si affiancano alle belle novità in programma a Chioggia, Varazze e Castglioncello da cui prenderà il là la competizione nella prima delle sette tappe in calendario (13-16 maggio Castiglioncello – Marina Cala De’ Medici: 1^ tappa.

Comune di Rosignano Marittimo e Yacht Club Cala De’ Medici). Seconda tappa a Saint-Tropez (27-30 maggio Voiles Latines à Tropez -Decima edizione. Ville de Saint-Tropez, Semagest e Societè Nautique St. Tropez) e terzo appuntamento a Varazze (4-6 giugno: 11° Trofeo Nicolò Dodero 3^ tappa Comune di Varazze. Marina di Varazze, Varazze Club Nautico). Quarta gara a Lerici (18-20 giugno: Circolo Velico Erix) prima del trasferimento a Chioggia (9-11 luglio: “Sagra del Pesce-Circuito Vela Latina” 5^ tappa.

Comune di Chioggia e Circolo Nautico Chioggia) e del successivo sbarco a Stintino (26-29 agosto: “28^ Regata della Vela Latina Trofeo Presidente della Repubblica”. Comune di Stintino, AVeLa Tradizionale e Yacht Club Sassari). Chiusura in bellezza a settembre inoltrato a Capriccioli (18-19 settembre: 1° Vela Latina Invitational evento speciale). Il programma della competizione, strutturato da AVeLa Tradizionale con la supervisione dell’UNIVET-Unione Italiana Vela Tradizionale e della Federazione Italiana Vela, andrà a prestare un omaggio doveroso alle edizioni precedenti nel corso delle quali si sono avvicendate 7 differenti Nazioni .

CALENDARIO NEL DETTAGLIO:

Baglietto & Camuzzi: dal superyacht al fallimento

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Superyacht alla deriva? Con un buco di 74 milioni di euro, pare proprio l’opzione più verosimile. Crisi in vista anche per il cantiere Baglietto (di proprietà della società Camuzzi) ubicato presso il porto di La Spezia. A prendere posizione, anche in questo caso come nelle altre centinaia di esempi dislocati sul territorio nazionale e distribuiti tra i vari settori industriali, i lavoratori del cantiere.

Blocco della produzione e assemblea permanente durata tutta la mattina tra lavoratori e sindacati in attesa di riuscire a confrontarsi con il Commissario liquidatore nominato dalla società. L’azienda nautica, stando a indiscrezioni rese più solide con il passare dei giorni, starebbe addirittura pensando alla chiusura del cantiere ligure (in coppia con la dismissione di quello di Varazze); in alternativa, si parla di liquidazione volontaria, essendo impraticabile una eventuale ricapitalizzazione.

Tropea, anche al sud qualcosa si muove.

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Molto spesso nei miei post sono stato critico nei confronti delle amministrazioni comunale o regionali del meridione che non avevano investito nel turismo nautico, inoltre quelle poche marine esistenti offrivano servizi molto scarsi ed a prezzi molto elevati rispetto alle marine concorrenti del bacino del Mediterraneo.

Fortunatamente non tutto l’orizzonte è nero. Sulla costa della Calabria, regione notoriamente con poco sviluppo di porti turistici in rapporto alla lunghezza della coste nei due mari che la bagnano, la cittadina di Tropea ha realizzato un bel marina con oltre 750 posti disponibili.