Sestante

Il sestante viene utilizzato per misurare l’angolo di elevazione di un oggetto celeste sopra l’orizzonte.

Scuffiare

Con il termine scuffiare si intende capovolgimento dell’imbarcazione, che perdendo il suo assetto si ribalta

Scarroccio

Lo scarroccio è il movimento perpendicolare rispetto alla linea di chiglia, dovuto alla componente laterale

Barcelona World Race, Virbac sempre più vicino alla vittoria

La Barcelona World Race continua a regalare sorprese, infatti, con l’uscita di scena di Michel Desjoyeaux e Francois Gabart dopo aver rotto la testa d’albero del loro Imoca 60, Virbac Paprec 3 regna incontrastato al comando della flotta.

Ma all’orizzonte aleggia lo spettro dei Quaranta Ruggenti, che presto o tardi inizieranno a far sentire tutta la potenza di cui sono capaci.

Rimini Yacht, Lolli arrestato in Libia

Non è durata molto la latitanza di Giulio Lolli, proprietario delle Rimini Yacht ed autore di una delle truffe più clamorose mai avvenute nel mondo della nautica da diporto. Il suo presunto nascondiglio era molto più vicino all’Italia di quanto si potesse immaginare e non in qualche paradiso caraibico come qualcuno sospettava.

Dopo alcuni mesi di latitanza, infatti,  il Lolli è stato tratto in arresto domenica mattina  scorsa a Tripoli. A far arrivare sulle tracce del Lolli l’interpol e gli investigatori italiani è stato un flusso di denaro sospetto che dalla svizzera sarebbe finito in alcune banche del Maghreb i cui conti erano riconducibili a prestanome del Lolli

Materiali compositi, questi sconosciuti – parte prima


Nel settore dei materiali compositi vi sono molte inesattezze, sia concettuali che terminologiche, dovuta ai differenti componenti che vengono utilizzati nelle varie lavorazioni. Con questo post voglio iniziare una serie di brevi note per fare un minimo di chiarezza per coloro che leggono, molto spesso inconsapevoli, le schede tecniche delle barche fornite dai cantieri e che non riescono a distinguere i pregi ed i difetti della scelta di materiale piuttosto di un altro.

Generalmente i cosiddetti materiali composti sono costituiti da fibre di varia origine – vetro, carbonio, kevlar-aramidiche ecc. – che, impregnate con alcune  resine che garantiscono la coesione tra le fibre di uno stesso strato e tra strati adiacenti, attraverso il processo della catalisi – tra resina e catalizzatore; in questo modo i vari tessuti e resine si solidificano.

+ 39 Coppa America, la barca del consorzio all’asta


Tra pochi giorni il sogno degli appassionati di vela di poter veleggiare su di una barca di Coppa America sarà possibile a causa del fallimento del consorzio Clan Des Team Challange. La sezione fallimentare del tribunale di Milano, infatti, a messo in vendita l’ultimo scafo che gareggiò nell’edizione del 2007 a Valencia nella conquista del trofeo Luis Vuitton Cup, sotto le insegne del Team Italiano +39.

La barca con numero velico ITA 85 classe Coppa America viene venduta con base d’asta di 150.000 euro, un prezzo certamente stracciato se considerate che per costruirla ci sono voluti sicuramente alcuni milioni di euro.

Sea Pack Crew, si “beve” l’acqua del mare

Situazioni estreme, catastrofi naturali, naufragi, operazioni militari, non sono certo le condizioni migliori dove è possibile e facile l’approvvigionamento dell’acqua potabile. La Hydration Technology Innovation,  leader nel settore della potabilizzazione dell’acqua, ha inventato una serie di kit d’emergenza, che consentono di poter soddisfare la propria necessità d’acqua senza preoccuparsi di utilizzare sistemi sofisticati come elettrolisi o speciali pompe.

Il kit Sea Pack Crew, adatto per chi naviga, utilizza un principio molto semplice che si attiva da solo mediante zucchero ed una speciale membrana che genera un processo di osmosi inversa capace di eliminare il 97 % del sale marino. La produzione di acqua è pari a 0,5 litri di acqua potabile in circa 10 ore di processo. Se considerate che ogni pack contiene tre kit monodose potete ben capire i vantaggi di poter possedere una sistema semplice e facile da utilizzare quanto vi trovate in condizioni estreme come quelle di essere su di una zattera alla deriva.

Barche usate: Carter 33, cabinato a vela

Chi volesse giocare d’anticipo sull’acquisto di barche usate, può dare un’occhiata alla proposta che prendiamo in considerazione. Una barca adatta a chi conosce già la vita di mare, da velista, ma anche a chi vorrebbe diventarlo, avvicinandosi al mondo della vela con l’acquisto di una barca usata di buona qualità.

Parliamo del Carter 33, un cabinato a vela della Olympia Yachts, con anno di fabbricazione datato 1973. Si tratta di una barca a vela in vetroresina, della lunghezza di 9 metri. La barca ha uno scafo di colore bianco, come da tradizione della vela di piccolo cabotaggio. Dal punto di vista dell’abitabilità, il Carter 33 possiede una cabina doppia, oltre a 5 posti letto singoli, che fanno arrivare il cabinato ad una capienza totale di 7 posti.

Sottocoperta, troviamo anche un bagno, una cucina con due fuochi, il forno e il frigo. Trova posto anche un serbatoio di acqua della capienza di 200 litri. Dal punto di vista della velatura, il suo armamento è sloop, con randa, genoa rollabile, spinnaker e col timone a barra. Fruibile anche la strumentazione, con il VHF, il Tridata, il GPS, la stazione del vento.

Barca carrellabile, e la porti dove vuoi

Il possesso di una piccola barca carrellabile è sicuramente una soluzione alternativa al noleggio o alla barca di proprietà di grande dimensioni, che, detto tra noi, è anche molto costosa e non tutti possono permetterselo. La barca carrellabile, chiaramente ha degli svantaggi, ma ci si può divertire, soprattutto se non dobbiamo fare una capatina nei dintorni di Capo Horn…

Insomma, la barca carrellabile, è una sorta di roulotte da mare, si rimorchia facilmente e la porti dove vuoi.

Musto Italia, nuova azienda vecchio “Pivoli”

Franco Pivoli, per decenni importatore esclusivo del marchio MUSTO nel nostro paese è diventato il nuovo presidente della Newco italiana del brand fondato nel 1964 da Keith Musto, vincitore delle Olimpiadi di Tokio nello stesso anno.

Con il passaggio alla gestione diretta del mercato nazionale italiano, l’azienda inglese intende sviluppare iniziative volte soprattutto ad aumentare la presenza ed il volume di vendite nel nostro paese. Al contrario la rete distributiva resterà inalterata dato che il lavoro di Pivoli era già giunto ad un livello capillare, così da coprire ogni zona dello stivale.

Bitte moderne, meglio il design o la sicurezza

Durante il periodo invernale quanto le barche sono ormeggiate ai pontili, i bravi marinai controllano periodicamente la tenuta corretta degli ormeggi ed in particolar modo verificano se  le bitte di bordo non siano sottoposte a sforzi eccessivi. Questo semplice elemento, della ferramenta di coperta, da sempre riveste un ruolo fondamentale per la sicurezza della barca, dato che questo “pezzo” d’acciaio può evitare disastri ed urti alla barca.

Siano a qualche anno fa i progettisti non badavano molto alle forme estetiche delle bitte preferendo utilizzare le normali bitte a T, che garantivano un’ottima resistenza allo sforzo anche se a livello estetico non erano certo il massimo, soprattutto se installate su scafi dalle forme e linee moderne.

Smartboat 23′, open leggero e veloce


Una novità da segnalare per la prossima estate è, senz’altro, la Smartboat 23’, piccola barca open che potrebbe entusiasmare chi naviga vicino alla costa ed a chi piace stare beato al solleone. La Smartboat 23’ è costruita dai cantieri navali francesi della Mc Tec ed è disegnata da Prevost e Van Peteghem, gli stessi che hanno disegnato il Cabinet VPLP.

Si tratta di un motoscafo con una linea dallo stile retrò, ma con accorgimenti del tutto moderni, che rendono la barca performante in acqua. Possiede dei materiali di qualità e la sua immagine colpisce l’occhio per la sua originalità. Lo scafo è realizzato in modo tale che lo scivolamento sopra il pelo dell’acqua opponga poca resistenza. La conseguenza è triplice: innanzitutto non affatica il motore; in secondo luogo, permette di abbattere i consumi in maniera significativa; terzo motivo, non meno importante, la buona velocità che riesce a raggiungere e che trasforma la barca in una piccola peste tutto pepe.

Vela e pubblicità, il ritorno economico è garantito!


Chi pensa che la vela sia uno sport di nicchia seguito da poche decine di migliaia di persone, principalmente  parte di una elite di rango, non conosce minimamente il peso mediatico del nostro fantastico sport. La dimostrazione evidente è data dai dati d’ascolto della coppa America, trasmessa dalle principali televisioni mondiali, e le cui sponsorizzazioni hanno coinvolto noti brand a livello planetario.

Sin dai tempi delle prime edizioni dell’American’s Cup, l’inglese Sir Lipton investì centinaia di sterline per mettere in acqua la sua barca per conquistare il tanto agognato trofeo delle cento Ghinee, strappato ai Britannici proprio dai cugini yankee. Lipton non riuscì mai nella sua impresa ma il suo nome, e di conseguenza anche il suo prodotto ebbero un tale successo negli States che tutti i soldi investiti nella competizione velica ebbero un ritorno, in termini economici, centuplicato.