Venezia, la Laguna dove veleggiavano i Dogi

 
La Laguna di Venezia è un luogo splendido e poco conosciuto dalla massa delle persone che prevalentemente si “accontentano” di visitare la città dai mille canali e campielli. Nella realtà la città dei Dogi vive anche perché esiste una laguna che come molte altre zone del pianeta è minacciata al pari dell’agglomerato urbano.

Non può esistere l’una senza che l’altra non viva. La cosa più semplice è veramente unica, sarebbe quelle di arrivare a Venezia via mare, magari con la propria barca a vela il cui impatto ambientale è assai inferiore di una barca a motore.

Route du Rhum, la vittoria di Franck Cammas

Franck Cammas vince la Route du Rhum. Si chiude così la 9° edizione della regata transatlantica per il vincitore della categoria multiscafi. lo skipper, a bordo del suo splendido trimarano gigante Groupama 3, ha tagliato il traguardo alle ore 16:16, dopo 3539 miglia percorse in 9 giorni, 3 ore e 14 minuti.

Franck Cammas, sospinto da una brezza leggera, ha raggiunto finalmente la Guadalupa, tagliando la linea d’arrivo nella baia di Pointe à Pitre.

Maestro d’ascia, l’anima del legno.


La vita del maestro d’ascia non è quella di un semplice lavoratore che costruisce barche, ma molto più simile a quella di un artista che realizza vere e proprie opere d’arte. Maestri d’ascia non si diventa si nasce per tradizione di famiglia tramandata di padre in figlio.

Nel mondo della nautica sono rimasti in pochi quelli che sanno lavorare il legno e trasformarlo in madieri, fasciame, coperta, tuga e longheroni. Un’arte antica che nasconde le sue regole nelle mente e nelle mani di chi manipola la resina che odora ancora di pece.

Route du Rhum, Cammas in testa a meno di 400 miglia dall’arrivo.

Dopo otto giorni dalla partenza il gruppo di testa della flotta della Route du Rhum, si sta avvicinando rapidamente al traguardo di GuadalupaFranck Cammas  sul suo multiscafo Groupama 3 è in testa alla regata da giorni, con un solido vantaggio diretti sui rivali

Tuttavia in queste ore è iniziata la parte più difficile della competizione dato che le ultime miglia potrebbero riservare delle sorprese a causa di un fronte di alta pressione che si sta avvicinando alle Antille e che potrebbe rivoluzionare la classifica.

Nanotecnologie, la rivoluzione della nautica.

La tecnica costruttiva di molti materiali per uso nautico applicata all’utilizzo della nanoteconolgie si sta diffondendo in molti settori che vanno dal rigging alle vernici antivegetative. Questa scienza che si occupa del controllo della materia a livello molecolare influenzeranno la produzione dei materiali nel prossimo futuro.

In molte aziende, note a livello internazionale, la sperimentazione dell’uso delle nanoparticelle viene fatta da alcuni anni ed i risultati sono per alcuni versi sorprendenti. La neozelandese Southern  Spars, che realizza alberi in carbonio ed attrezzature di coperta, sta mettendo appunto nuovi prodotti che dovrebbero migliorare le prestazioni.

FIRST 44.7, l’usato garantito.

Ci sono barche che sui campi di regata hanno fatto la storia della vela, vincendo e conquistando moltissime vittorie. Il First 44,7 nasce dalla firma del prestigioso studio Farr autore di scafi velocissimi e sempre molto ben rifiniti anche sotto coperta.

Lo scafo è realizzato in vetroresina laminata piena con tessuti multiassiali e mat polimerizzati con resina di poliestere. La struttura della chiglia è rinforzata da un contro stampo strutturale che ingloba sia i madieri che i longheroni.

Barche Usate, il mercato riparte i prezzi no!

Dopo alcuni anni in cui il mercato della nautica da diporto si era praticamente fermato, nell’ultimo trimestre le transazioni commerciali stanno incominciando a ripartire. Una regola fondamentale per i broker è quella che: se si vende il nuovo allora anche le barche usate troveranno, prima o poi, degli acquirenti.

In effetti la ricerca di una barca usata comporta sempre una maggiore ponderazione, rispetto a quella nuova, dato che si è esposti ad un numero elevato di problemi ed incognite riguardanti soprattutto il buono stato di conservazione dell’imbarcazione. Se poi la nostra scelta ricade necessariamente su un modello con oltre venti anni di vita, allora le  precauzioni da prendere sono parecchie.

Giovanni Soldini, “semplicemente” uno di noi.

Nel mondo della vela ci sono stati grandi uomini che hanno segnato la storia di questo sport con le loro imprese o gesta e che nel tempo sono diventati famosi anche al grande pubblico. Altri, meno noti, hanno navigato per anni senza nessuna pretesa di fama o gloria, ma solo con lo spirito e la voglia di avventura ricercando al contempo quella dimensione intima ed umana con il mare.

Giovanni Soldini è uno sportivo vero, un campione pluri vittorioso, velista e uomo di mare. Con le sue imprese è stato capace di innovare e trasformare la vela italiana in sport professionistico, rompendo quella cerchia di Gentleman–skipper che sino al suo avvento avevano gestito questo magnifico sport. E’ uno dei pochi skipper e velisti italiani in attività che può godere di una grande fama e notorietà anche fuori dai confini nazionali, al pari di altri grandi campioni come Straulino, Falck o Ricci.

Peltech, il climatizzatore senza “condizionarti”

Da molti anni, anche sulle barche, vengono installati degli impianti di climatizzazione a pompa di calore sfruttando i principio della termodinamica, per cui un gas compresso  rilasciato rapidamente produce un notevole abbassamento della temperatura dell’aria circostante.

Il difetto di questa tipologia di sistemi è quello di produrre un notevole rumore a causa del compressore e del sistema di raffreddamento basato sulla pompa di aspirazione del circuito dell’acqua. La Peltch, azienda di Caloziocorte in provincia di Lecco, ha studiato un termoregolazione che rinfresca l’aria senza  produrre i rumori fastidiosi  del climatizzatore.

Campionato Invernale di Vela d’Altura del Ponente

Anche quest’anno Marina di Varazze è pronta a dare il via al Campionato Invernale di Vela d’Altura del Ponente, giunto alla sua 21° edizione. Domani, infatti, si disputerà la prima prova del campionato che vedrà protagoniste 57 imbarcazione dai 7 ai 18 metri, che si daranno battaglia a colpi di “timone”.

L’evento è stato organizzato dai nove sodalizi del Comitato dei Circoli Nautici del Ponente, costituito dalle sezioni della Lega Navale di Genova Sestri, Varazze e Savona e dai circoli nautici di Pegli, Ilva Prà, Pontile Prà, Cogoleto, Arenzano e Varazze.

IMG Media, in “onda” con la VOR 70

E’ ufficiale: il 29 ottobre scorso ad Alicante è stata confermata la IMG Media come partner ufficiale per le trasmissioni televisive della prossima edizione della Volvo Ocean Race 2011-2012.

IMG Media , la divisione sportiva di IMG Worldwide, è uno dei più grandi produttori indipendenti di programmi sportivi, coprendo via satellite oltre 30 paesi in tutto il mondo. La Volvo Ocean Race  andrà ad affiancarsi ad eventi,000 già trasmessi da IMG, come gli US Open di tennis, la Coppa del Mondo di Rugby ed il torneo di Wimbledon.

Velvet 90, tutto fuorché “Underground”


Velvet Underground era un gruppo rock costituitosi, verso la metà degli anni sessanta, a New York dall’unione di due grandi musicisti Lu Reed e John Cale. Nella sua storia la band si distinse per essere moderna ed innovatrice, proponendo un rock atipico per l’epoca, fondato sul dolci melodie alternate a ritmi forsennati, dove spiccava il timbro vocale del solista Reed.

Allo stesso modo il Velvet 90, prodotto dal Tecnomar di Viareggio, si propone come un mega yacht dal carattere atipico ed innovativo allo stesso tempo. Lo stile e la filosofia progettuale sono derivate del suo predecessore da 83 piedi, ma al contempo i progettisti hanno ricercato nuove forme e migliorato le prestazioni motoristiche e velocistiche dello scafo.

Route du Rhum, Vento di Sardegna in testa

Continua l’appassionante regata transatlantica Route du Rhum, che, a tre giorni dalla partenza dal porto St. Malò in Francia, vede in testa il nostro connazionale Andrea Mura a bordo del suo Open 50 Vento di Sardegna.

Il cagliaritano Andrea Mura, infatti, nonostante i primi due giorni siano stati molto impegnativi e faticosi, tiene duro e avanza con 25 miglia di vantaggio sul resto della flotta della sua categoria, mentre Davide Consorte e Marco Nannini, entrambi nella categoria class 40, sono rispettivamente al 21esimo e al 27esimo posto.

MAS 28, ieri “WAR” oggi “FUN”.

Negli anni precedenti allo scoppio della “Grande Guerra”, la Regia Marina Militare italiana  costituì un gruppo di truppe speciali dotati di mezzi siluranti: i cosiddetti MAS. L’acronimo MAS sta per motoscafo armato silurante. Infatti questi piccole barche a motore, della lunghezza non superiore ai 10 metri, erano dotate di due siluri che venivano lanciati contro le grandi navi sfruttando la sorpresa e la velocità.

I MAS potevano raggiungere anche i 40 nodi e come un  branco di lupi navigavano di notte sino ai porti e rade dove erano ancorate le navi da guerra nemiche, per poi sfruttare l’effetto sorpresa e attaccare con il favore della luce.